Bobo e Klara uniti dall’amore e dal punk

Il film ribelle di Lukas Moodysson è ambientato nella Stoccolma nel 1982

È stato uno dei film-sorpresa del più recente Festival di Venezia, presentato nella sezione Orizzonti, ma il risultato non era poi così inatteso. Dietro “We are the Best!” si cela, infatti. un pilastro della filmografia svedese come Lukas Moodysson, autore del film-caso “Fucking Amål”, delicato racconto sull’amore fra due ragazze nella società svedese degli anni Novanta.

Sono ancora una volta gli outsider a dar vita alla narrazione, l’esigenza di mettere in scena minoranze e diversità, ancora una volta il desiderio di instillare una gran voglia di vivere. Film difficile da catalogare, ma una cosa è certa, “dimostra che la vita, malgrado tutto sembri provare il contrario, vale la pena di essere vissuta”. Parola di Lukas Moodysson, alle prese con Bobo e Klara, due tredicenni con una vita ai margini, unite dall’amore per la musica punk. La passione è salvezza, anche per loro, anche a Stoccolma nel 1982, qui si imbattono in Hedvig, un talento per la chitarra, così perbenista e timorata di Dio, così lontana dal loro mondo da essere loro tangente. E’ la musica che supera ogni barriera, che rende un po’ meno drammatici i nodi della pre-adolescenza in questa pellicola capolavoro tratta dalla graphic novel biografica “Aldrig Godnatt”, realizzata dalla moglie del regista. La musica e l’amicizia diventano un grido di ribellione, danno vita ad un mondo diverso in cui non far entrare coetanei superficiali e genitori incapaci di comunicare. Il punk visto con gli occhi di queste ragazzine non possiede certo quel mood nichilista del movimento nato negli Usa e poi sviluppatosi in Inghilterra, tutt’altro. La musica unisce, fa sentire belle, permette di scrollarsi di dosso le incertezze, così l’amicizia, quella vera. Una fotografia a tinte rosse, una colonna sonora efficace, i muri alti della Guerra Fredda mentre si innalzano cori da stadio e canzoni di denuncia. L’adolescenza, passaggio per nulla leggero, irripetibile al tempo stesso, uno spirito giocoso, ribelle e sfrontato, contagioso grazie al talento di Mira Barkhammar, Mira Grosin e Liv LeMoyne, le tre giovani protagoniste. Un film da non perdere, un piccolo gioiello di leggerezza, malinconia, trascinante gioia di vivere. ( cr.bor.)

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