Bookfest tra cibo e viaggi con Lerner, Rumiz e Segrè

Alla Piccola Fenice secondo fine settimana dedicato alla lettura e agli scrittori. Ma si parlerà anche del dopo Expo e della satira con la “Pecora” Lauro
Gad Lerner
Gad Lerner

TRIESTE È stato un successo il primo weekend di Triestebookfest: circa un migliaio di persone ha assistito ai numerosi incontri e laboratori messi in campo da venerdì 12 a domenica 14 febbraio per esplorare il tema del fumetto e della graphic novel. «Siamo soddisfatte - racconta Daniela De Rossi, una delle tre organizzatrici della manifestazione - , perché si trattava di un tema di nicchia e invece, grazie alla qualità degli incontri proposti, siamo riusciti a raggiungere un gran numero di persone. In molti si sono avvicinati così per la prima volta a questo genere letterario, e in fin dei conti era questo il nostro obiettivo».

Archiviato il primo fine settimana festivaliero, che è possibile rivivere attraverso foto, video e interviste agli autori sulla pagina Facebook della manifestazione, è già tutto pronto per il secondo fine settimana con gli autori, in calendario sabato e domenica alla sala Piccola Fenice di via San Francesco 5. Stavolta gli incontri sono dedicati al giornalismo e al reportage narrativo, ma la formula distintiva della manifestazione rimane la stessa: «Al centro del festival c’è sempre la lettura, nelle sue diverse sfaccettature: per questa ragione abbiamo chiesto agli autori che parteciperanno di raccontarci non soltanto la loro esperienza di scrittura, ma anche i libri che li hanno influenzati nel loro percorso professionale e creativo - spiega De Rossi -. Per privilegiare lo scambio e il dialogo ci differenziamo dai festival letterari dai mille appuntamenti: il Triestebookfest propone un numero limitato d’incontri, con almeno mezz’ora di intervallo tra l’uno e l’altro. Vogliamo così offrire una modalità di fruizione più rilassata, che consenta maggiore interazione tra il pubblico e gli autori».

Alla quantità si preferisce la qualità, che in questo weekend è garantita da una prestigiosa rosa di giornalisti, autori ed editori di varia estrazione che, ciascuno nel proprio settore, ha saputo distinguersi dalla massa. Tra le celebrità spicca il nome di Gad Lerner, che sabato alle 18 discuterà con il giornalista Rai Giampaolo Mauro sul tema “Informazione mondiale e informazione locale: di chi possiamo fidarci?”. E ancora Paolo Rumiz, cui spetterà il compito di aprire il weekend festivaliero sabato alle 10, in un incontro dedicato ai racconti di viaggio. Ma si parlerà anche di giornalismo radiofonico e satira con Giorgio Lauro, conduttore di “Un giorno da pecora”, di giornalismo di guerra con Barbara Gruden e Barbara Schiavulli, del caso dei nostri marò detenuti in India con Toni Capuozzo, della storia del denaro “Dal Rinascimento a Renzi”, con Alessandro Marzo Magno, della storia del cibo nel nostro Pianeta dopo la fine dell’Expo, per tracciare un bilancio di quest’esperienza, con Andrea Segrè, della scrittura come narrazione del mondo con lo scrittore e insegnante Eraldo Affinati. Ma ci sarà spazio anche per i librai: con Romano Montroni, storico fondatore delle librerie Coop, si farà il punto sull’importanza dell’esperienza della lettura. A creare un ideale collegamento con il primo weekend del festival sarà l’incontro con l’editore Federico Zaghis, che con Beccogiallo ha dato vita a una casa editrice specializzata nel reportage a fumetti. Il programma completo della manifestazione è su triestebookfest.com.

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