Casarsa riabbraccia il suo Pasolini. Nelle 119 tavole disegnate da Davide Toffolo

Pier paolo Pasolini non è morto. E non solo perché le sue idee, i libri che ha scritto, i film che ha firmato, sembrano attuali oggi più che mai. Ma perché un grande autore di storie disegnate e...

Pier paolo Pasolini non è morto. E non solo perché le sue idee, i libri che ha scritto, i film che ha firmato, sembrano attuali oggi più che mai. Ma perché un grande autore di storie disegnate e musicista come il pordenonese Davide Toffolo lo ha fatto rivivere in una splendida graphic novel. Pubblicata in prima edizione nel 2002 dalla Biblioteca dell’Immagine, poi da Coconino Press e adesso in una nuova versione di Rizzoli.

Il Pasolini di Toffolo arriva finalmente nella sua sede naturale: Il Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa della Delizia. Domani, alle 19, sarà inaugurata infatti la mostra “Il Pasolini di Toffolo. Da Casarsa a Casarsa”, realizzata in collaborazione con Viva Comix e DMBassociati di Pordenone oltre che con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, Provincia di Pordenone e Comune di Casarsa.

Sono 119 tavole originali dedicate a Pasolini da Davide Toffolo, talento pordenonese e stella del firmamento grafico contemporaneo, ma anche apprezzato nel mondo rock-pop Tre come cantante dei Allegri Ragazzi Morti, degli altri musicisti Enrico Molteni e Luca Masseroni.

Al Centro Studi di Casarsa sono due i capitoli che articolano un ideale viaggio nel romanzo grafico di Toffolo “Pasolini”. Al pianoterra si dipana una sorta di diario di bordo per 47 immagini in cui, come nel libro, Toffolo si disegna in cerca del fantasma dal volto scavato del “signor Pasolini” nei luoghi che ne possono conservare le tracce, l’immaginario, l’eco verbale: da Versuta, a Pordenone, Bologna, Roma, l’Etna e infine al Museo madrileno del Prado. In un andirivieni spazio-temporale in cui l’artista di oggi si confronta con il genio di ieri.

Di altra sfumatura è invece il puzzle dei 72 disegni esposti nella seconda sezione all’ultimo piano, perché selezionati tra i tantissimi elaborati dal vivo durante i vari spettacoli-concerto “Pasolini. L’incontro”, proposto anche a Casarsa nell’ottobre del 2015.

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