Cavolfiori milleusi cotti, crudi o gratin toccasana di stagione

Anche il cavolfiore, come il cavolo e i broccoli, fa parte della famiglia delle Crucifere. Costituisce un’ottima fonte di vitamina K e di vitamina C, una buona fonte di fibre, potassio, fosforo e...
Di Annarita Aiuto

Anche il cavolfiore, come il cavolo e i broccoli, fa parte della famiglia delle Crucifere. Costituisce un’ottima fonte di vitamina K e di vitamina C, una buona fonte di fibre, potassio, fosforo e vitamine del gruppo B. Il suo colore bianco è segno che contiene una quantità inferiore di caroteni e clorofilla, presenti invece nelle altre Crucifere. Ma il cavolfiore è solitamente una buona fonte dell’oligoelemento boro, poiché non cresce nei terreni carenti di questo minerale. Il boro è importante per costruire e mantenere sana la struttura delle ossa quindi è utile per prevenire l’osteoporosi. Inoltre si è dimostrato benefico anche in caso di artrite.

Il cavolfiore, come le altre Crucifere, sembra che possegga la proprietà di fermare gli enzimi che attivano il cancro aumentando invece l’attività di quelli che neutralizzano ed eliminano gli agenti cancerogeni. Contiene goitrogeni, sostanze che possono inibire l’attività della tiroide, ma che in parte vengono disattivati con la cottura. Nell’acquistarli, attenzione che i fiori siano bianchi e puliti. Il cavolfiore si conserva con il gambo in basso in frigorifero, in un sacchetto di carta o di plastica bucherellato per evitare umidità sulle infiorescenze. In questo modo si mantiene, in genere, per una settimana. Il cavolfiore va lavato in acqua corrente fredda e spazzolato gentilmente con una spazzola vegetale. Oltre ai fiori e allo stelo sono commestibili anche le foglie, che sono particolarmente buone aggiunte alle minestre. Per preparare un cavolfiore si tolgono prima le foglie esterne e poi si tagliano i fiori alla base. Si possono poi spezzettare. Vanno levate tutte le parti scure che si potrebbero trovare sui lati. Per minimizzare l’odore e ridurre la perdita di sostanze nutritive, la cottura deve essere breve: i pezzi grossi vanno cotti al vapore per massimo 5 minuti, mentre quelli piccoli possono venire direttamente saltati in padella per 2 minuti. I cavolfiori sono molto gustosi anche crudi, da aggiungere alle insalate o usare per pinzimoni. Cotti si possono utilizzare saltati in padella con delle spezie, ad esempio con del curry e dell’aglio, o anche al forno gratinati, in minestra o per condire una pastasciutta o del riso.

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