Cenerentola super-eroina con la scarpetta in 3D

Dal 12 marzo il film di Kenneth Branagh con Lily James: diecimila cristalli Swarovsky per l’abito del ballo

MILANO. È tanto rivoluzionata da essere quasi rivoluzionaria la Cenerentola diretta da Kenneth Branagh per Disney che, da «vittima, fanciulla debole e passiva in attesa di un principe azzurro», si trasforma in un'eroina contemporanea con un superpotere tanto banale quanto sconvolgente come la gentilezza, grazie al quale - come da tradizione - supera le avversità e ha la meglio sui malvagi.

«Ciò che mi attirava di questo progetto - ha detto il regista e attore irlandese, a Milano insieme al cast per l'anteprima italiana del film, che uscirà il 12 marzo - era la chance di usare elementi classici e universali e rovesciarli dall'interno, trasformando Cenerentola in un personaggio molto moderno, che fosse una fonte d'ispirazione». La trasformazione di Cenerentola, interpretata da Lily James, in un personaggio contemporaneo, avviene grazie all'introduzione della figura della madre e alla rappresentazione di un'infanzia felice, dove la giovane porta ancora il suo nome, Ella. Sono proprio i valori passati alla figlia dalla madre - che in punto di morte le raccomanda: «Sii gentile e abbi coraggio» - a forgiare il carattere di Ella e a permetterle di sopportare con il sorriso le angherie della terribile e affascinante matrigna Cate Blanchett e delle sorellastre, non brutte ma così meschine da risultare sgradevoli. «Soprattutto in un momento così frenetico - ha detto Lily James, tanto bella sullo schermo quanto dal vivo, in un abito rosso di Gucci - c'è bisogno di concedersi il tempo di riflettere su ciò che conta davvero: la gentilezza, la bontà, il coraggio».

Come mai un regista e attore di formazione shakespeariana, ha accettato un classicone della Disney? «Shakespeare ha scritto anche delle opere che sono quasi favole - dice Branagh - per lui avevano un messaggio profondo, così il mio background mi ha insegnato a prendere le favole seriamente».

In questa versione cinematografica trova poi finalmente una sua dignità anche una figura sbiadita come il principe azzurro di Richard Madden: «Nè su carta né nel cartoon c'era molto sul principe, così io e Kenneth - ha raccontato l'attore, già visto ne “Il trono di spade” - abbiamo creato il personaggio da zero, cercando di dargli una statura al livello di Cenerentola». Per farlo Branagh ha dato da leggere a Madden 'Il principe’ di Machiavelli e 'Le meditazioni’ di Marco Aurelio. Lily, intanto, prendeva lezioni di yoga per infondere grazia a Cenerentola.

La magia della favola c’è tutta nelle scenografie di Dante Ferretti con la maestosa opulenza del palazzo reale e i costumi di Sandy Powell: 10mila cristalli Swarovsky della gonna del grande ballo e la scarpetta di cristallo realizzata in 3D per rifrangere la luce.

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