Cento varietà di carote ma quelle originarie erano di colore viola

Il nome scientifico, Dacus carota, risale agli scritti antichi dei romani del III sec a.C.. Esistono più di 100 varietà di carote, di colori e dimensioni diverse. Generalmente si associano le carote...
Di Annarita Aiuto

Il nome scientifico, Dacus carota, risale agli scritti antichi dei romani del III sec a.C.. Esistono più di 100 varietà di carote, di colori e dimensioni diverse. Generalmente si associano le carote al colore arancione, ma ve ne sono di bianche, gialle, rosse e viola: quest’ultimo è il colore della varietà originaria. Tra le verdure di uso comune la carota è quella che fornisce la maggiore quantità di caroteni. In particolare il beta-carotene, un elemento antiossidante che nel corpo si trasforma in vitamina A (dall’azione protettiva dei tessuti epiteliali), favorisce l’abbronzatura e protegge la pelle dai segni dell’invecchiamento, limitando i danni dei radicali liberi dovuti all’esposizione al sole. Le carote forniscono anche quantità eccellenti di vitamina K, biotina, e di fibre oltre che buoni contenuti di vitamina C, B6, B1 e potassio. Essendo ricchissime di composti antiossidanti hanno dimostrato azione protettiva dalle malattie cardiocircolatorie e dal cancro. Diversi studi inducono a pensare che l’aggiunta di una carota al giorno potrebbe ridurre della metà il tasso del cancro al polmone, mentre avviene il contrario utilizzando integratori di beta-carotene. Le carote favoriscono la vista, in particolare la visione notturna. Il beta-carotene protegge dalla degenerazione maculare (maculopatia) e dallo sviluppo delle cataratte senili.

All’acquisto le carote devono esser dure, croccanti e lisce, da evitare le molli o elastiche. Se si acquistano carote con il ciuffo verde, questo va tagliato prima di metterle in frigo. Le foglie possono essere usate subito in quanto piuttosto delicate e non si conservano a lungo. Si raccomanda di scegliere quelle coltivate biologicamente, altrimenti è bene pelarle. Se la punta superiore è verde va tagliata perché amara. Benché la carota cruda sia deliziosa, la cottura aumenta la biodisponibilità del beta-carotene, perché rompe la pareti cellulari rendendone più facile l’utilizzo da parte dell’organismo; per lo stesso motivo centrifugarle per ridurle a un succo ne migliora l’assimilazione. Condire le carote con qualcosa di grasso, come del semplice olio di oliva, migliora l’assorbimento dei carotenoidi fino a 3 volte..

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