Cimiteri, una galleria d’arte a cielo aperto

Attraverso l'analisi delle opere più rappresentative di alcuni cimiteri della fascia costiera e dell'entroterra della penisola istriana, “All’ombra dei cipressi e dentro l’urne. Cimiteri storici di Trieste e del litorale istriano, firmato da Luca Bellocchi e pubblicato da Simone Volpato Studio Bibliografico, vuole tracciare un percorso comparativo con alcune opere coeve realizzate dagli stessi artisti nei cimiteri di Trieste.
Così, seguendo un percorso che parte dai cimiteri del suburbio triestino e che passa da Capodistria e Pirano, da Isola e Montona sino ad arrivare a Lussinpiccolo, si potranno riscoprire tombe di famiglie importanti della società istriana a cavallo tra Ottocento e Novecento, ritrovando alcuni lavori di sorprendente fattura e alcuni casi di opere replicate dagli stessi artisti tra Trieste e l'Istria, tra i cimiteri delle comunità serba e greca a Trieste e i piccoli camposanti rurali e costieri della penisola istriana.
Si apre in tal modo una dimensione nuova di lettura ed interpretazione del territorio e delle influenze artistiche nel bacino dell'Alto Adriatico, non solo dal punto di vista transfrontaliero ma reinterpretato anche attraverso la lente delle diverse comunità religiose presenti a Trieste lungo il corso dell'Ottocento, secolo esplosivo tanto dal punto emporiale e demografico, quanto da quello artistico e culturale.
Nel campo della statuaria funebre gli artisti che si resero protagonisti degli interventi erano sostanzialmente i medesimi che ricevevano le commissioni dalla ricca, potente ed esigente borghesia triestina, ripercorrendo tematiche, scelte e, a volte, riproponendo addirittura gli stessi soggetti con variazioni minime, come nel caso della tomba della famiglia Ivancich, realizzata dal triestino Gianni Marin nel cimitero di San Martino a Lussinpiccolo e della quasi coeva tomba Cobau portata a compimento dallo stesso autore nella necropoli triestina di Sant'Anna oppure della tomba Corradini nel cimitero di Capodistria, pedissequa replica della tomba Innocente nel cimitero cattolico triestino.
L'autore è Luca Bellocchi, laureatosi nel 2001 in lettere moderne con indirizzo storico - artistico all'Università degli studi di Trieste proprio con una tesi sulla statuaria funebre locale, corso di studi cui si è sommata poi, nel 2006, una seconda laurea in storia moderna.
Il volume è stato pubblicato grazie all'appoggio e al sostegno della Comunità Religiosa serbo ortodossa di Trieste e dell'Irci, e si colloca a buon titolo nell'attività di tutela delle tombe della comunità italiana tra Istria e Dalmazia cui si sta dedicando da anni l'Istituto regionale per la cultura istriana fiumana e dalmata.
Un viaggio, questo libro, dentro una galleria d’arte a cielo aperto, che troppo spesso la gente non conosce.
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