Con i Figli di Puff si scatena a Borgo Grotta il folk “fevoj”

Questa sera secondo appuntamento con Irlanda in Festa, nel tendone di Borgo Grotta Gigante: apertura dei chioschi e del mercatino alle 18 e alle 18.30 stage gratuito della Scuola Danza Irlandese di Lubiana. Dalle 20.30, i concerti con: Drunken Lullabies, band tradizionale irlandese, la folk band triestina Figli di Puff e Irish Stew of Sindidun, gruppo serbo molto apprezzato anche per l'esecuzione di grandi successi dei Pogues e dei principali artisti folk irlandesi.
I Figli di Puff (Lucy Passante violino, Giovanni Pesce voce e mandolino Michele Blasina basso, Niccolò Lillini batteria e percussioni ed Elia Valentino chitarra acustica) raccontano: «Ci siamo formati nel 2010 e in questi anni abbiamo potuto viaggiare e suonare molto, portando in giro la nostra musica alla quale abbiamo dato l'etichetta di "folk fevoj", un neologismo triestino per dire "decidete voi che genere suoniamo, perché noi non l'abbiamo ancora capito!"».
Tra i festival a cui hanno partecipato ci sono: il Triskell, il Modena Busker Festival, il Folkest, il primo maggio di Borgo Grotta, Montelago Celtic Festival… Nel 2013 hanno pubblicato il primo cd "Fevoj" e nel 2014 il secondo, "Per una sporca moneta". Della musica folk di oggi dicono: «Abbiamo seguito con grande interesse i Mumford and Sons che però hanno già esaurito il loro magico momento new folk e sono diventati una rock band. Per noi i veri gruppi folk sono quelli che trovi a suonare per strada o nei festival folcloristici, hanno qualcosa di autentico. Le nostre ispirazioni sono i cantautori in materia di testi, da Guccini a Dylan. Per le musiche invece andiamo a pescare direttamente da quelle tradizionali internazionali e in questo la nostra violinista è imbattibile, è un'enciclopedia musicale vivente».
Sulla partecipazione a "Irlanda in Festa" aggiungono: «Finalmente possiamo dire di esserci, era un nostro desiderio da quando abbiamo iniziato a suonare! Questo evento è molto famoso in Italia ed è un privilegio poter dire di averci preso parte. Se aggiungiamo che il giorno prima ci sono i Mcr, è ancora più straordinario. Amiamo esibirci in eventi di questo tipo perché veniamo messi nelle condizioni di suonare bene e di scatenarci al punto giusto e poi si respira un'aria magica, perché per tre giorni ti senti parte di una gigantesca famiglia, hai la possibilità di imparare dagli altri gruppi, conoscere personaggi da tutto il mondo e scambiare con loro la tua musica».
Assicurano: «Abbiamo già preparato una scaletta di brani da togliere il respiro: ci saranno tutti i nostri pezzi che fanno ballare di più quindi consigliamo di venire allenati». Concludono con un'opinione sulla scena musicale cittadina: «Trieste, rispetto ad altre città d'Italia, è un'oasi felice perché ci sono tantissime band e hanno tutte la possibilità di esibirsi in città anche grazie a realtà come Tetris e Cxg; ci sono poche cover band, segno che c'è espressione musicale. Questo è merito di persone che considerano la musica ancora come qualcosa di sacro e quindi da favorire e sviluppare».
Elisa Russo
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