“Coralmente”: 500 voci sul palco del Rossetti

Torna la 13.a edizione della tradizionale rassegna dei laboratori e gruppi corali delle scuole medie e superiori
Un coro studentesco
Un coro studentesco

Un esercito di cinquecento cantori è pronto ai nastri di partenza per la XIII edizione di “Coralmente”, la tradizionale rassegna dei laboratori e gruppi corali delle scuole secondarie di primo e secondo grado della provincia di Trieste, che si svolgerà alle 20.30 al Politeama Rossetti (ingresso gratuito solo su invito con posti numerati).

Il progetto, curato annualmente dalla scuola Lionello Stock dell’Istituto comprensivo Campi Elisi (coorganizzazione della Provincia e del Comune di Trieste), si propone vari obiettivi: promuovere la conoscenza reciproca fra diverse realtà esistenti sul territorio provinciale, sviluppare la capacità di lavorare assieme, valorizzare l'uso delle diverse lingue comunitarie (italiano, sloveno e quelle dei brani in repertorio). Fra i vari direttori di coro, presieduti dal direttore artistico della rassegna Rosanna Posarelli, viene scelto il tema conduttore della serata, che quest’anno è molto affascinante (la notte), il repertorio e il brano finale.

Alcuni docenti della Stock curano l’aspetto organizzativo della rassegna e un gruppo di alunni realizzano l’allestimento scenografico, creano inviti e locandine. Ma soprattutto “Coralmente” è una grande festa per centinaia, migliaia di ragazzi che nel corso degli anni si alternano sul palcoscenico di una delle sale più prestigiose di Trieste e, per una sera, hanno occasione di sentirsi nello stesso tempo protagonisti e pubblico, accanto ai propri insegnanti, ai parenti e agli amici. A differenza di molte altre manifestazioni corali i gruppi delle diverse scuole collaborano strettamente e con apporti molto personali alla riuscita di questo concerto, “tifano” insieme per i cantori e per le musiche preferite, hanno modo di formarsi una prospettiva critica nei confronti degli altri.

Le scuole partecipanti coi rispettivi cori sono quest’anno in tutto quattordici, di cui quattro di lingua slovena: si tratta delle medie Rismondo, Dante, SS. Cirillo e Metodio, Codermatz, Kosovel, Gruden, Gregorcic, Stock e Tomizza, e gli istituti superiori Oberdan, Galilei, Volta, Petrarca e Dante. Ma quali brani sono stati pescati nell’immenso patrimonio musicale di ogni tempo e paese dall’antica letteratura polifonica a quella contemporanea? Un po’ di tutto e senza dubbio non mancheranno sorprese. Nel campo classico compaiono “La nuit” di Rameau e la “Barcarola” di Offenbach, autori moderni come Rutter, Bernstein, Webber, Rodgers non possono mancare, fra gli sloveni citiamo Adamic e Avsenik, ma spunta anche la nostra triestinissima “Marinaresca” e fra le canzoni “Ma la notte no” di Arbore e un brano degli One Republic. Un panorama completo sulla notte per tutti i gusti. Poi il brano d’assieme metterà armonicamente d’accordo il fantastico megacoro di 500 voci che invaderà il palcoscenico del Rossetti per eseguire la musica scelta a degna conclusione della bella serata: sarà “The music of the night” da “Il fantasma dell’opera” di Andrew Lloyd Webber.

Liliana Bamboschek

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