Cristina Battocletti finalista al “Bergamo”

BERGAMO. Dopo avere vinto il Premio Latisana per il Nordest, Cristina Battocletti entra nella cinquina dei finalisti del Premio Bergamo. La giornalista e scrittrice di Cividale, che vive a Milano e lavora alla “Domenica del “Sole 24 Ore”, è stata scelta dalla giuria con la sua “Mantella del diavolo” (Bompiani) insieme a “M-Una metronovela” di Stefano Bartezzaghi (Frontiere Einaudi), “Questo viaggio chiamavamo amore” di Laura Pariani (Supercoralli Einaudi), “Panorama” di Tommaso Pincio (Nne), “Se mi cerchi non ci sono” di Marina Mizzau (Manni).
Con sorteggio pubblico, è stata ufficializzata anche la composizione della Giuria popolare con più di 25 anni: 46 persone sono state nominate ed estratte fra tutte le richieste di candidature pervenute alla Segreteria del Premio.
È una favola nera questa “Mantella”, che Cristina Battocletti ha scritto per riappropiarsi del suo “Heimat”. Un viaggio tra arcane presenze e conflitti mai risolti costruito per ribadire il legame forte con il Friuli dell’autrice che, tre anni fa, ha saputo ricostruire la vita straordinaria dello scrittore triestino di lingua slovena Boris Pahor in quel piccolo gioiello di narrativa autobiografica che è “Figlio di nessuno”.
Una ragazza che ritorna a casa è la scintilla buona per muovere tutta la storia. Irma Saldutti studia a Bologna, se n’è andata da Cividale portandosi appresso troppi tormenti, troppi dubbi sul proprio passato. Della madre, del padre, sa poco o nulla. E adesso si trova a fare i conti con la morte di Alfredo, l’uomo che le è stato più vicino. L’amore che non si è mai materializzato.
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