Da Bolzano a Verona o Roma, il Rossetti di Trieste colleziona sold out con “La coscienza di Zeno”

Il tour dello spettacolo prodotto da Teatro Stabile del Fvg e Goldenart:

numeri record dopo il pienone a Trieste. Valerio: «Lavoro di squadra»

Martina Seleni
Un momento dello spettacolo “La coscienza di Zeno” con Alessandro Haber protagonista per la regia di Paolo Valerio. Foto Simone Di Luca
Un momento dello spettacolo “La coscienza di Zeno” con Alessandro Haber protagonista per la regia di Paolo Valerio. Foto Simone Di Luca

TRIESTE Il dato d’affluenza più alto registrato da uno spettacolo di prosa negli ultimi 10 anni a Trieste, i complimenti del Teatro Quirino di Roma, i sold out che si ripetono da Bolzano a Firenze, da Bologna a Verona. “La coscienza di Zeno”, con Alessandro Haber per la regia di Paolo Valerio, regala grandi soddisfazioni e record numerici al Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia che lo ha prodotto assieme a Goldenart.

l’intervista
Haber: «Io non recito, vivo. Il mio Zeno imperfetto ci fa guardare dentro di noi»
Alessandro Haber è Zeno Cosini in scena nella produzione del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia Foto Simone Di Luca

Ma la cosa più importante è un’altra: portare la ricchezza e la specialità culturale di Trieste sul territorio nazionale. «Sono molto soddisfatto – commenta il direttore del Rossetti Paolo Valerio – per il risultato ottenuto a Trieste: oltre 6.000 spettatori in 6 recite. Questo testo di Italo Svevo è intriso di vita e originale, ma è anche un grande omaggio alla nostra città e alla sua struggente bellezza. Portare un romanzo come questo sul palcoscenico era una sfida, ed è stata vinta. E come sempre, questa vittoria è frutto di un lavoro comune: ho scritto la drammaturgia assieme a Monica Codena ma sono stato aiutato anche da grandi esperti sveviani come Cristina Benussi, Paolo Quazzolo, Laura Pellaschiar, Barbara Sturman e Riccardo Cepach».

Anche lo scrittore Magris e l’attore Rossi fra i vip al Rossetti di Trieste per la prima de “La coscienza di Zeno”
La serata inaugurale del Rossetti (gallery di Francesco Bruni)

Il successo locale è stato confermato anche a livello nazionale: oltre a Udine, la tournée ha toccato la Lombardia, il Piemonte e il Lazio. Spiccano i ringraziamenti «alla Compagnia tutta, alla regia e al sublime mattatore Haber» da parte del Teatro Quirino di Roma, che ha registrato molti sold out. Com’è avvenuto anche a Rovereto, Bolzano, Bologna, Firenze e Verona. «La cosa che più mi affascina di questo testo – continua Valerio – è la fragilità dell’essere umano, che rende Zeno Cosini così vicino a noi. Questo è stato percepito dal pubblico di tutti i Teatri che abbiamo toccato. E poi, c’è un’altra cosa che ha lasciato tutti senza fiato: il monologo finale di Zeno. Si tratta di una profezia, scritta cent’anni fa, ma così spaventosamente contemporanea. Gli spettatori che non avevano già letto il libro mi chiedevano: ma l’hai scritta tu?».

La tournée riprenderà nella Stagione 2024-2025 e – cosa piuttosto rara – si stanno prospettando anche occasioni di “ritorno” in alcune piazze, come a Roma. Lo spettacolo sta portando sul territorio nazionale la cultura e l’immagine di Trieste, la cui dimensione è restituita con intensità dalla scenografia, dalle proiezioni e dal lavoro concertato di tutti coloro che hanno collaborato. «La letteratura di questa città – conclude Valerio – nel 1900 è stata grandiosa, in Italia e in Europa. Ed è bello sentire come Trieste oggi si stia riaffermando come una culla dell’arte. È una città che sta sempre più consolidando la sua vena creativa, e non solo quella del passato, ma anche quella del presente, grazie all’arte».

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