Dalla musica un tuffo nell’horror l’Angoscia estesa di Davide Casali
Gianfranco Terzoli
Musicista, autore, direttore d'orchestra e organizzatore di festival, concerti ed eventi. E ora, anche scrittore di romanzi horror. Debutto letterario per l'eclettico Davide Casali. L'autore triestino, presidente dell'associazione Musica Libera, ha appena dato alle stampe per i tipi di centoParole edizioni (Euro 11), la sua prima raccolta di racconti horror.
Intitolato “Angoscia estesa”, il libro contiene sei racconti ed è disponibile su amazon e in versione ebook. «Casali - spiega Roberto Srelz, direttore della casa editrice indipendente - si è appassionato all’horror molti anni fa e ha trasformato in testi scritti le storie che raccontava agli amici. In precedenza, ha realizzato opere di genere completamente diverso, scrivendo favole per la Rai e per Radio Capodistria, a metà degli anni '90».
«Scrivere - rivela Casali - è qualcosa che mi è sempre piaciuto. Perché racconti del terrore? Perché mi piace spaventare la gente e alla gente piace essere spaventata, soprattutto quando il racconto è vero. E io tento di essere il più realistico possibile».
«Ho scelto la forma del racconto - prosegue Casali - perché in poco spazio riesco a esprimere la storia che voglio narrare, anche perché fa parte di me. Oggi voglio in qualche modo spaventare i lettori e, se si divertiranno a leggere i miei racconti come io mi sono divertito a scriverli, allora avrò colto nel segno».
Ma come si passa dalla musica ai romanzi? «Comporre e scrivere - confessa l'autore - sono un po' sullo stesso piano: hanno bisogno di tanto tempo e pazienza per ricontrollare la sequenza logica. Soprattutto nei racconti bisogna stare attenti a non divagare. Leggere e ascoltare musica poi è per me è una delle cose più belle: leggendo, ti crei mondi e immagini diverse che ognuno immagina a modo suo: è veramente fantastico«. Quanto all'ispirazione, arriva dal nulla. «Spesso gli spunti per un racconto - ricorda - mi vengono in momenti diversi della giornata, poi comincio a scrivere e a poco a poco la storia mi si materializza in testa. Ho pensato di pubblicare questi racconti ora perché in questo periodo ho avuto abbastanza tempo per rileggerli e risistemarli. Li avevo scritti anni fa, ma è bastato solo qualche ritocco ed erano pronti».
In cantiere ha già altre pubblicazioni. «Ho altri racconti messi da parte. Penso che se in un solo libro si mette tutto, passa la voglia di leggerne altri. Invece, lasciando nel lettore un po' di curiosità, forse vorrà sapere come andranno a finire le mie storie. A volte - conclude -, io stesso sono curioso di saperlo». —
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