Dalle foto del ritorno a “Terra e cenere”, Dedica evoca l’Afghanistan di Atiq Rahimi

PORDENONE. Al via la 24.a edizione di Dedica Festival, rassegna monografica che ogni anno porta a Pordenone un protagonista della letteratura internazionale, alternando scrittori mainstream con altri più d’élite ma di grande interesse e diffusione. Dal 10 al 17 marzo indagherà l’universo letterario dello scrittore afghano Atiq Rahimi, lo spirito di libertà e la voglia di ricostruzione del suo Paese. «Gli afghani un tempo erano liberi, gioiosi, ospitali. Gente comune terribilmente stanca di guerre e di tragedie, che oggi vuole la pace e che paga il prezzo di tutte le politiche di potenza, le follie, i rancori e le voglie di vendetta», scrive Rahimi. «Se esiste una missione della scrittura, è quella di dare la parola a chi non l’ha. La letteratura deve saper mettere le parole dove la loro assenza è uno scandalo». Preceduta da un ricco calendario di anteprime (dal 16 febbraio al 7 marzo), Dedica conterà 10 eventi tra spettacoli, conversazioni, cinema, musica, arte, libri, percorsi per giovani e famiglie che si alterneranno a Pordenone fra il Convento di San Francesco, il Teatro Verdi, il Municipio, la Biblioteca Civica, Cinemazero, con una tappa all’Università Ca’ Foscari di Venezia. Sabato 10 marzo alle 16.30, al teatro Verdi, il festival sarà aperto da una conversazione tra Atiq Rahimi e il saggista e giornalista culturale Fabio Gambaro (“La Repubblica”, “L’Espresso”, “Le Monde”), nonché direttore dell'Istituto italiano di cultura di Parigi. Domenica 11 alle 11, in biblioteca, Rahimi inaugurerà la sua mostra fotografica “L’immagine del ritorno” (presentazione del critico d’arte Angelo Bertani); lunedì 12 alle 20.45, nel Convento di San Francesco, “Terra e cenere”, lettura scenica tratta dal suo omonimo romanzo, una storia che si svolge in Afghanistan negli anni dell'occupazione sovietica, con Fausto Russo Alesi e Roberto Tarasco. Martedì 13 marzo, alle 11, lo scrittore sarà protagonista all’Università Ca’ Foscari di Venezia con “Il potere delle parole”, una conversazione condotta da Marie-Christine Jamet e Gabrielle Gamberini. Sempre martedì 13, alle 20.45 nel Convento di San Francesco, presentazione del suo nuovo libro “Grammatica di un esilio” (Bottega Errante), racconto intimo e poetico dell’esilio, durante la quale riceverà il Premio Crédit Agricole Friuladria “Una vita per la scrittura”. Mercoledì 14, alle 20.45 a Cinemazero, proiezione del film “Come pietra paziente”, tratto dal suo best seller vincitore del Goncourt nel 2008, introduzione a cura dello stesso autore e di Riccardo Costantini. Attesa anche Malalai Joya, delegata dell’assemblea del popolo e simbolo mondiale della lotta per i diritti delle donne, a Pordenone mercoledì 21 marzo e a Udine giovedì 22 marzo. Info e biglietti su www.dedicafestival.it e info@dedicafestival.it.
Francesca Pessotto
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