Daniele Stallone, un cognome importante per suonare il rock

TRIESTE. Al via questa sera, alle 20.30 alla Serra Hub di Via Economo, la sesta edizione del festival Trieste Calling The Boss. Dopo un iniziale set acustico di artisti (Basic Us, Andrea Belgrado,...

TRIESTE. Al via questa sera, alle 20.30 alla Serra Hub di Via Economo, la sesta edizione del festival Trieste Calling The Boss. Dopo un iniziale set acustico di artisti (Basic Us, Andrea Belgrado, Matteo E. Basta, Eliana Cargnelutti, Paola Rossato) che reinterpretano brani di Springsteen, spazio alla formazione rock'n'roll/rockabilly Daniele Stallone & His Loud Roll Shuffle. «Ho un cognome "importante" che può far pensare ad un italo-americano e quindi l'abbiamo usato - dice il frontman Daniele Stallone che racconta -. Io ed il chitarrista Norby Violano, amici di vecchia data, ci siamo ritrovati nel 2010 e abbiamo deciso di metter su questo progetto sulla scia dei pionieri del rock dagli anni '50: Elvis, Johnny Cash, Carl Perkins… Abbiamo realizzato prima un album di cover e poi il secondo "Endless Wanderer" con pezzi prevalentemente nostri».

Sul palco di Serra Hub questa sera: «Saremo in 5 e proporremo un misto tra cover e originali. Il look stavolta sarà in stile anni '70, in omaggio a una vena country springsteeniana. Il gruppo deve esprimere già dal look quello che fa. Il nostro è un genere che deve fare sognare, riportarti in un'altra epoca, negli "Happy days"».

La band goriziana ha suonato in giro per il mondo: «Nel 2014 abbiamo vinto un contest in Germania, a Pullman City che è un villaggio western in stile "Westworld", chi entra rivive il clima del Far West dagli abiti, ai cibi, ai duelli… Lì abbiamo vinto il Rockabilly Rumble. Poi abbiamo suonato a Wilmington nel Delaware: ci hanno chiamati perché hanno digitato su Google "il miglior gruppo rockabilly del mondo" ed è uscito il nostro nome! Abbiamo suonato anche a Parigi, nel caffè in cui hanno girato il film "Amélie"».

Elisa Russo

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