Danilo Rea, ricordo in jazz di Franco Russo

Chamber Music e Scuola 55 propongono il 14 settembre il recital nel decennale della scomparsa del musicista triestino
Di Carlo Muscatello
piacenza 5 febbraio 2009 concerto jazz pianista danilo rea (foto cravedi )
piacenza 5 febbraio 2009 concerto jazz pianista danilo rea (foto cravedi )

Franco Russo è stato uno dei più importanti pianisti triestini della seconda metà del Novecento. Quest’anno ricorre il decennale della scomparsa. E lunedì 14 settembre, al Ridotto del Teatro Verdi, verrà ricordato come si conviene da un concerto di piano solo di Danilo Rea, considerato fra i più importanti pianisti italiani contemporanei.

Classe 1931, Franco Russo studia pianoforte al Conservatorio Tartini e con il maestro Giulio Viozzi. Si appassiona al jazz fin da ragazzo e negli anni dell’amministrazione alleata suona con vari musicisti americani. Nel ’48, giovanissimo, entra nell’orchestra Guido Cergoli alla Rai di Trieste. Collabora a vari programmi radiofonici, poi la Rai lo chiama a dirigere, fra il ’62 e il ’67, le orchestre di Milano, Torino e Roma.

Intanto suona in trio, in quartetto, in ottetto. Nel ’69 è a Roma, lavora con Garinei e Giovannini al Teatro Sistina nelle commedie musicali “Angeli in bandiera” (Milva e Gino Bramieri) e “Alleluja, brava gente” (Renato Rascel e Gigi Proietti). Ma collabora anche con Carlo Dapporto, Alberto Lupo, Ornella Vanoni, Enzo Tortora, Loretta Goggi, Massimo Ranieri, Raffaella Carrà. E ancora Miranda Martino, Wilma De Angelis, Gino Latilla, Sergio Endrigo, Achille Togliani...

Nell’orchestra di Gianni Ferrio, partecipa a programmi come “Canzonissima” e “Studio Uno”. Lavora alla realizzazione di varie colonne sonore. Lavora come pianista accompagnatore al Conservatorio di Frosinone e poi al Conservatorio di Santa Cecilia a Roma. Negli anni Novanta tiene concerti come solista, in Italia e in Germania, rivisitando e interpretando i temi a lui cari da sempre, come il jazz degli anni Cinquanta e le musiche da film.

Da anni Franco Russo viene ricordato anche da un premio per giovani pianisti a lui intitolato, che si svolge ogni estate nell’ambito della rassegna TriesteLovesJazz. Quest’anno è stato vinto dal pianista Giulio Scaramella. Nel corso delle varie edizioni si sono sviluppate anche delle preziose forme di collaborazione fra i giovani pianisti che hanno vinto il premio.

Il concerto del 14 settembre, intitolato “Danilo Rea piano solo - In ricordo di Franco Russo”, è organizzato dall’associazione Chamber Music e dalla Scuola di musica 55/Casa della musica. Con la preziosa collaborazione della vedova del musicista, la signora Silvia Russo, che da anni è presente anche nelle varie edizioni del premio organizzato nell’ambito di TriesteLovesJazz.

Come protagonista del concerto è stato scelto il vicentino di nascita e romano d’adozione Danilo Rea, che proprio domani compie cinquantotto anni. Una carriera lunga ormai quarant’anni, cominciata nel ’75 nel trio con Enzo Pietropaoli e Roberto Gatto, che oltre al jazz ha perlustrato i territori della musica progressive (era nel New Perigeo con Giovanni Tommaso) e popolare. Proprio recentemente ha collaborato con Claudio Baglioni (era uno degli artisti ospiti dell’album doppio “Q.P.G.A.”) e con Gino Paoli, con cui è stato a Sanremo lo scorso anno, ha realizzato alcuni album e tenuto vari tour. Sia da solo che con il gruppo composto da Flavio Boltro (tromba), Rosario Bonaccorso (contrabbasso) e Roberto Gatto (batteria).

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