De Angelis e il Duo Sinossi col violino della Scala pagine che guardano a Est

Rossana Paliaga



La “carta bianca” offerta da Chamber Music al Duo Sinossi per un fine settimana al Savoia ha prodotto una combinazione particolarmente intrigante e artisticamente stimolante. Il sapore è centroeuropeo nei programmi scelti, l'effetto si potrebbe paragonare invece all'aggiunta dell'ingrediente segreto, quello che rende speciale una base già ottima. La Sala Tergeste è infatti da ieri la residenza musicale della violoncellista Marianna Sinagra e del pianista Lorenzo Cossi che per due appuntamenti in trio hanno invitato prima Walter Auer, flautista dei Wiener Philharmoniker, e stasera si esibiranno alle 19 con il violinista Francesco De Angelis, solista e spalla del Teatro alla Scala. Se il concerto di ieri ha guardato al romanticismo tedesco, quello odierno si rivolgerà a est con brani di Janáček, Dvořák e Martinů. «Essere solista e spalla alla Scala - anticipa De Angelis - comporta diverse responsabilità, doveri e alcuni vantaggi. Bisogna essere sempre preparati sul lavoro d'orchestra e si ha il dovere di assumere un'etica professionale che includa priorità di dedizione al ruolo di Spalla prima, rispetto ad altre attrattive lavorative. Si hanno, di conseguenza, diverse possibilità di concerti e di collaborazioni con grandi artisti che altrimenti sarebbero difficili da immaginare».

De Angelis spiega che ciò che lo spinge a scegliere un progetto dipende quasi totalmente dagli artisti con cui si relazionerà. «Una delle forme di espressione musicale che preferisco - racconta - è proprio il trio con pianoforte. Non per una scelta ben indirizzata verso questa formazione, ma per l'incontro di artisti speciali con cui ho sviluppato una più profonda conoscenza del repertorio. Naturalmente amo anche esibirmi da solista. Per esempio, nella primavera del prossimo anno, suonerò il concerto di Tchaikovsky da solista alla Scala.

La sua collaborazione col Duo Sinossi nasce «prima di tutto da fiducia e stima nei confronti di Marianna Sinagra che - dice - conosco da anni proprio grazie alla Scala». Quanto all’apertura ufficiale della Stagione del teatro milanese, a Sant’Ambrogio, De Angelis sottolinea: «Il mio desiderio è che per ogni concerto di musica colta ci sia l'attenzione che c'è per il 7 dicembre, perché la cultura in Italia deve essere al primo posto». —

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