De Cataldo e gli agenti del caos dentro misteri internazionali
Pasolini, a proposito di tanti misteri italiani, scriveva «io so, ma non ho le prove». Questo ultimo romanzo di Giancarlo De Cataldo - L’agente del caos (Einaudi, pagg. 324, euro 19) - si direbbe parta da un'affermazione simile, visto che lo scrittore, come ha fatto per i suoi più fortunati libri precedenti, da 'Romanzo criminale’ a 'Suburra’, sembra sempre partire da alcuni dati, da indizi, fatti e persone reali, per costruire poi la sua storia che, non avendo le prove, può trovare la propria verità solo in quella della letteratura.
Qui il protagonista è Jay Dark, un agente della Cia che non si sa se sia vivo o sia ormai morto e faceva lo spacciatore di droga, anzi, per la precisione, di Lsd, con cui doveva inondare i movimenti contestatori e rivoluzionari degli anni '70 per farli entrare in confusione e quindi svuotarli di forza. Ma protagonista del romanzo, allo stesso tempo, è anche lo scrittore stesso, che cerca di ricostruire la vicenda inquietante di Dark ed è in crisi etica e esistenziale, quando viene avvicinato dall'avvocato californiano Flint che dice di aver conosciuto Jay, di essergli stato sempre vicino e quindi l'unico che possa riferirne la vera storia, molto più romanzesca di quel che si possa immaginare, perchè venga scritta correttamente. Una storia, ovviamente, che apre squarci inquietanti e paradossali di traffici e interessi internazionali, tra America e Europa, relativamente a quel decennio e appunto la storia e il peso che vi ebbe l'Lsd prodotto e elargito a piene mani. Da dove nasce, da quali dati reali possa essere partito De Cataldo per creare Jay Dark è stato ormai scritto, ricordando l'inquietante figura dell'agente americano Roland Stark, implicato in storie di stupefacenti e in contatto con i movimenti armati del tempo, dall'Olp alle Br, così da venir arrestato in Italia al momento del rapimento Moro, ma di cui poi non si sa più niente. Dark e Stark, agenti appunto del caos, creatori di confusioni e situazioni in cui tutto possa diventare oscuro e diversamente connotato, in modo da far sorgere domande senza una riposta possibile, visto che i contorni delle cose si confondono, i ruoli delle persone pure, la verità è pirandellianamente inafferrabile e il bene e il male prendono diverse valenze.
Del resto il vero grande personaggio creato da De Cataldo per questa sua abilissima narrazione condotta su più piani e al limite del credibile, è il dottor Kirk, scienziato cui Dark è molto legato, che lavora per i servizi americani e per se stesso: ex criminale nazista, ha una sua teoria sulla necessaria creazione del caos universale come resa dei conti dell'uomo e del suo mondo. Infine, se Dark sia vivo o morto, lo deciderà il lettore all’ultima pagina del libro, che ci ricorda come si sia vissuta un'epoca di misteri che in gran parte sono ancora tali e dai risvolti incredibili.—
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