Dedika a Magris da Berlino

di ALESSANDRO MEZZENA LONA
A volte un microbo può conquistare un gigante con l’intelligenza. Prendete il caso di Dedica: da 23 anni la rassegna inventata dall’Associazione Thesis porta a Pordenone i grandi nomi della letteratura. Adesso, l’Istituto Italiano di Cultura di Berlino ha deciso di ispirarsi proprio al modello friulano. Inventando un festival tutto suo, battezzato proprio Dedika. E scegliendo come primo ospite lo scrittore che più di tutti rappresenta Trieste e il Friuli Venezia Giulia nel mondo: Claudio Magris.
L’idea del ponte Berlino-Pordenone è venuta a Luigi Reitani. Il germanista e docente dell’Università di Udine, che è stato assessore alla Cultura del Comune friulano e scrive per “Il Piccolo”, dal settembre del 2015 dirige l’Istituto italiano di cultura della città tedesca. E con sé ha portato in Germania il desiderio di creare un evento annuale per valorizzare la letteratura del Belpaese.
«Manifestazioni importanti in Germania ce ne sono già molte - spiega Luigi Reitani -. Basterebbe citare il Salone di Francoforte, che è diventato ormai il punto d’incontro degli editori di tutto il mondo. Il mercato per eccellenza dove si scoprono e si acquistano i libri migliori del momento. Serviva un altro tipo di festival. Qualcosa che assomigliasse a Dedica di Pordenone, dove lo scrittore incontra i suoi traduttori, con gli artisti che si ispirano al suo lavoro. E, soprattutto, dialoga con i lettori».
Non è stato difficile individuare il nome di Magris. «In primo luogo - dice Reitani - perché è uno degli scrittori italiani da sempre attento al rapporto tra letteratura e realtà. Poi, perché in Germania i suoi libri sono tradotti, conosciuti. E infine perché riassume in sé tutto il fascino, il tormento e le contraddizioni dell’intellettuale di frontiera. In equilibrio tra il richiamo forte della cultura italiana e quello altrettanto coinvolgente del mondo plurilingue della Mitteleuropa».
Dedika 2017 (sponsorizzata da Generali, illycaffè, Distillerie Nonino) porterà Magris sotto i riflettori della Germania in due momenti diversi. La prima parte del festival prenderà il via lunedì 20 marzo e si concluderà sabato 25. Poi ci sarà una seconda immersione nel mondo dello scrittore prevista per i giorni tra il 10 e il 12 maggio. Oltre a Berlino, verrà coinvolta anche la Fiera del Libro Di Lipsia: una rassegna che non tiene tanto conto dei movimenti del mercato, come la Buchmesse, ma preferisce mettere a fuoco con passione e precisione libri e autori.
Si parte il 20 marzo con un dialogo, moderato dallo stesso Reitani, sul “Rapporto tra utopia e disincanto”, che prende a prestito il titolo proprio da un libro di Magris pubblicato da Garzanti. Il giorno dopo ci sarà la presentazione del romanzo “Non luogo a procedere”, pubblicato l’anno scorso dallo scrittore triestino sempre con Garzanti. Proprio in quel periodo uscirà la traduzione in tedesco del libro, firmata da Ragni Maria Gschwend per Carl Hansen Verlag. A dialogare con l’autore sarà il critico Lothar Müller.
A raccontare con le immagini Magris, a esplorare con gli occhi i luoghi del suo narrare, dal Caffè San Marco di Trieste fino al Danubio, sarà il fotografo friulano Danilo De Marco. La mostra “Der Argonaut”, che verrà inaugurata giovedì 23 marzo, raccoglierà non soltanto le fotografie scattate nel corso degli anni, e in gran parte già viste, ma anche alcuni inediti. Il giorno dopo ci si trasferirà a Lipsia. Dove, a fare da palcoscenico al dialogo tra lo scrittore e Michael Krüger, poeta, editore e ottimo amico, sarà una vecchia fabbrica restaurata con grande attenzione.
Una delle idee più originali è, senza dubbio, la mostra che, sempre all’interno della vecchia fabbrica riqualificata, racconterà “Trieste: una storia di luce, vento e mare”. Curata da Maria Cristina Vilardo, costruirà un vero e proprio viaggio narrativo per immagini, che verranno diffuse da sedici proiettori. E sapranno ricreare con la perfezione digitale i luoghi e le atmosfere di Trieste, sospesi tra passato e presente. «Avremmo voluto portare a Berlino la mostra che nel 2011 era stata allestita al Centre de Cultura Contemporània di Barcellona. Purtroppo non esiste più. Così abbiamo pensato di inventarne una nuova, facendoci aiutare dalla tecnologia». La chiusura della prima parte di Dedika è prevista, sempre a Lipsia, il 25 marzo con un dialogo Magris-Gschwend.
A maggio, Dedika ritorna con la cerimonia di attribuzione della laurea honoris causa a Claudio Magris, giovedì 11 alla Freie Universität di Berlino. Mentre il giorno dopo ci sarà il grande convegno “Letteratura e Mondo. Sulla dimensione letteraria dell’opera di Claudio Magris”, con numerosi relatori italiani e tedeschi.
Gran finale con “Lei dunque capirà”, una lettura scenica del testo magrisiano che potrà contare su un’attrice straordinaria: Angela Winkler, che ha legato il suo nome alla trasposizione filmica del “Tamburo di latta” di Günter Grass. Firmata nel 1979 da Volker Schlöndorff.
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