Elio regista d’opera: «L’Italia la trascura, diamoci una mossa»

«Dell'opera in Italia non gliene frega a nessuno, attualmente è ignorata, è assurdo. È ora di darsi una mossa, scendere dal trono e lavorare affinché non si perda questo grande patrimonio che noi...
Elio e le Storie Tese band perform during the second night of the 63rd Sanremo Italian Song Festival at the Ariston theatre in Sanremo, Italy, 13 February 2012. The festival runs from 12 to 16 February. .ANSA/ETTORE FERRARI.
Elio e le Storie Tese band perform during the second night of the 63rd Sanremo Italian Song Festival at the Ariston theatre in Sanremo, Italy, 13 February 2012. The festival runs from 12 to 16 February. .ANSA/ETTORE FERRARI.

«Dell'opera in Italia non gliene frega a nessuno, attualmente è ignorata, è assurdo. È ora di darsi una mossa, scendere dal trono e lavorare affinché non si perda questo grande patrimonio che noi abbiamo. Noi ci siamo presi quest'impegno ma in realtà andrebbe fatto qualcosa di più strutturato». Lo ha detto Elio, cantante, compositore, attore teatrale e flautista, rispondendo alle domande degli studenti del Conservatorio Cherubini di Firenze.

Elio, insieme a Francesco Micheli, regista d'opera, è in scena al teatro Niccolini con “Cantiere Oper”, un viaggio alla scoperta dei capolavori di Gioachino Rossini, Vincenzo Bellini, Gaetano Donizetti, Giuseppe Verdi, Giacomo Puccini, Nicola Campogrande, dei personaggi e delle storie che animano le loro opere, le storie d'amore e i tradimenti, le passioni e i gesti eroici, gli intrighi, le gelosie, i colpi di scena.

«Tanta gente viene a teatro anche perché attratta dal nome ma poi si interessa all'opera». Secondo Elio questo tipo di rappresentazione è «quotidianamente scippata ed i più grandi scippatori sono gli stranieri che sono più interessati di noi all'opera».

Elio, insomma, dopo tante partecipazioni a Sanremo ha scelto una via più colta e appartata.

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