èStoria 2024 verso nuovi obiettivi

GORIZIA Le reazioni del mondo istituzionale all’entrata di èStoria nell’orbita di Nem, il gruppo editoriale di cui fanno parte Piccolo e Messaggero Veneto, non si sono fatte attendere. E sono tutte improntate a ottimismo e soddisfazione.
La Regione
«Si tratta di un’iniziativa che va a rafforzare una manifestazione culturale di primo piano del Friuli Venezia Giulia, anche nell’ottica di GO! 2025 dove Gorizia assume un ruolo centrale in ambito internazionale» ha prontamente dichiarato il presidente della Regione Massimiliano Fedriga, evidenziando che la scelta di una condivisione del percorso con l’attuale governance costituisce un importante elemento di continuità. L’obiettivo, espresso dalla nuova società, di dare un ulteriore slancio all’evento facendo sempre base a Gorizia, ma rendendolo itinerante nell’intero Nordest, «rappresenta senza dubbio - ha aggiunto Fedriga - un potenziale salto di livello di cui potranno beneficare l’ampiezza e lo spessore del programma, alimentando un significativo ritorno economico per il territorio».
Il presidente auspica poi che sarebbe strategica, all’interno delle nuove dinamiche editoriali che hanno interessato il Friuli Venezia Giulia, la creazione di sinergie e collaborazioni proprio con al centro il nuovo corso di èStoria. Più nel dettaglio, la regia della kermesse, che quest’anno si svolgerà da lunedì 20 a domenica 26 maggio e avrà per tema “Date”, resterà saldamente a Gorizia. Tuttavia, l’organizzazione sarà curata da Post Eventi, affermata società che con Nem collabora già da diversi mesi.
Il Comune
Nel dibattito, ovviamente, non poteva non inserirsi il sindaco del capoluogo isontino, Rodolfo Ziberna. «L’accordo tra l’ideatore e direttore di èStoria Adriano Ossola e Nem, che ha offerto la disponibilità, attraverso Post Eventi, ad investire in modo importante nella manifestazione sia in termini economici che comunicativi grazie alla “potenza di fuoco” dei media di sua proprietà, non può che essere accolto con grande soddisfazione - queste le parole di Ziberna -. Insomma, si tratta di una rilevante opportunità di crescita. E ciò non può che farci piacere non soltanto in vista di GO! 2025 ma soprattutto perché, dopo il 2025, èStoria rimarrà ancor più forte ed attrattiva per consolidare la vocazione culturale e internazionale della nostra città».
Di più: Ziberna rimarca che «nascendo assai prima della Capitale Europea della cultura, la kermesse è stata antesignana nell’unire culturalmente Gorizia a Nova Gorica. Non scordiamoci poi che questo importante riconoscimento ci è stato assegnato proprio grazie alla nostra storia, che si è svolta lungo un confine che per decenni ha tragicamente diviso e che ora è diventato un elemento di coesione, dialogo, collaborazione».
Ecco che, sul punto, interviene anche Patrizia Artico, assessore a GO! 2025 del Comune di Gorizia. «èStoria, da tempo, aveva bisogno di un nuovo assetto organizzativo che le consentisse di crescere ulteriormente, di farsi meglio conoscere e riconoscere in Italia. Ciò era ben chiaro ad Adriano Ossola che, in merito, stava cercando una soluzione adeguata. Ora la strada della kermesse ha intrecciato quella di Post Eventi il cui know-how è fuori discussione così come lo spessore editoriale e culturale di Nem che voluto e favorito l'operazione. È sicuramente la svolta che èStoria stava aspettando e l'auspicio, se non la certezza, è che questa straordinaria manifestazione entri nella dimensione che merita. Ciò con ripercussioni sicuramente positive anche per Gorizia e il suo territorio». Se son rose fioriranno. —
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