Garrone: «Per il mio film avevo pensato a Benigni»

«Vedere Roberto Benigni dare il premio a Marcello Fonte a Cannes è stata per me un'emozione doppia», racconta il regista di “Dogman” Matteo Garrone subito dopo la premiazione di sabato sera, rivelando un retroscena: «Quando 12 anni fa ho scritto la prima stesura del film, allora si chiamava 'L'amico dell'uomo’, l'ho portata proprio a Benigni, ma lui non lo volle fare. E adesso dopo 12 anni è stato proprio Benigni a dare il premio a Fonte, una coincidenza incredibile». «Avevo già allora l'idea di un personaggio che avesse anche un registro comico - continua Garrone - perché comunque Marcello nel film per me è una sorta di moderno Buster Keaton. Quell'elemento comico, che volevo ci fosse soprattutto nella prima parte del film, mi aveva fatto pensare a Roberto, poi ho trovato Marcello». Fonte, miglior attore a Cannes (foto), non si ritrova completamente nell'analisi del regista: «Mah, io sono molto drammatico, non penso di essere comico per niente», ha commentato. Alla cena di chiusura era uno spettacolo vedere Cate Blanchett abbracciare il giapponese Kore-eda con la sua Palma d'oro sul tavolo o il giurato Villeneuve illuminarsi alla vista di Garrone dicendogli «tu sei il vincitore, Dogman ci è piaciuto immensamente». All'Agorà è arrivata anche Asia Argento: il suo discorso contro Weinstein (ha detto che l’ha stuprata nel ’97, a 21 anni) ha incendiato la cerimonia. Un secondo dopo era sui siti di tutto il mondo.
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