Gianluca Minucci e Ian Degrassi due quasi triestini in America

Enrico Lo Verso è un padre che raccomanda al figlio di allacciarsi il casco, ma lo ritrova inerte dopo un incidente col motorino. Alessio Boni, invece, è un uomo che risponde al telefono all’amante:...

Enrico Lo Verso è un padre che raccomanda al figlio di allacciarsi il casco, ma lo ritrova inerte dopo un incidente col motorino. Alessio Boni, invece, è un uomo che risponde al telefono all’amante: una distrazione che provocherà una tragedia. Sono gli spot della nuova campagna nazionale per la sicurezza stradale della Fondazione Ania, andati in onda sulla Rai, visibili anche sul sito www.fondazioneania.it/ nella sezione “Campagne”.

A dirigerli c’è il duo di Mad Dogs Film, Gianluca Minucci e Ian Degrassi, due giovani registi che si sono conosciuti bambini proprio a Trieste. «I nostri padri sono triestini: 40 anni fa studiavano recitazione alla scuola Gruber e sono sempre rimasti amici - raccontano -. Abbiamo trascorso tutte le nostre vacanze da bambini e ragazzi insieme, a Trieste o in Trentino».

Gianluca è triestino, alla Cappella Underground ha scoperto i capolavori degli anni ’70 di Scorsese, Coppola e Lucas, si è laureato in Storia del cinema a Roma e ha continuato a studiare negli Usa. Ian invece è romano e ha frequentato il Centro Sperimentale di Cinematografia. I loro spot Ania sono «una metafora del codice della strada in chiave “Decalogo” di Kiešlowski, ma tutti diversi», spiegano. «“Onora il padre e la madre” con Lo Verso è molto neorealista mentre per “Non uccidere” ci siamo ispirati ad “Arancia Meccanica”».

Il loro cinema di riferimento? Paul Thomas Anderson, i Coen ma anche “La meglio gioventù”, i Dardenne, Haneke. Tutti amori che riverseranno nel loro primo film, “Chimeras”, ampliamento di un mediometraggio girato in California con star come Chris Koy (della serie tv “The Walking Dead”), Kevin J O’Connor (“Il Petroliere”, “The Master”) e Michael Ironside, e le musiche del “Morricone d’Australia” Antony Partos. «In America non c’era budget, ma attori e tecnici si sono innamorati del progetto e sono venuti per due lire. “Chimeras” è la storia dalle tinte fosche di un uomo che vuole vendere suo figlio ma nel momento del gesto terribile si riscopre padre».

Elisa Grando

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