#Giro 80, si va da Venzone a Gemona

Seconda tappa lungo la via dell’Alpa Adria per i cicloletterati
Una libreria del #Giro 80
Una libreria del #Giro 80

TRIESTE Per i cicloletterati del #Giro 80, di cui vi abbiamo raccontato la prima tappa lo scorso venerdì, l'appuntamento per riprendere la via dell'Alpe Adria era nella cittadella della lavanda, per partecipare all'inaugurazione del nuovo tratto ciclabile Venzone - Gemona, insieme alla Comunità Montana Gemonese, Val Canale, Canal del Ferro ed ai Comuni di Venzone e Gemona e, naturalmente, ai rappresentanti di Turismo Fvg. Tagliato il nastro si riparte, lungo una ciclovia che tutt'ora alterna qualche tratto di vera e propria pista ciclabile a sentieri di campagna, mescolandosi anche all'ippovia e, in certe parti, attraversando o seguendo tratti di strade provinciali.

Da Venzone a Gemona ci sono una decina di chilometri: l'itinerario passa nei dintorni del lago di Cavazzo e sfiora Bordano, dove merita fermarsi per visitare la casa delle farfalle; la nuova ciclabile approda poi nel parco dell'hotel Willy, perfetto per una pausa tra alberi e campo giochi. Noi vi abbiamo festeggiato l'arrivo della comitiva di oltre 350 ciclisti che han pedalato a seguito dei volontari della Fiab, regalando all'inaugurazione un bel po' di colore ed energia: il gruppo ha proseguito verso Osoppo, per sbucare poi nel borgo di Buja.

Route 3.082.439 - powered by www.bikemap.net

Qui le indicazioni della ciclabile Alpe Adria tutt'un tratto scompaiono: c'è da attraversare il paese per poi riprendere lo sterrato; se non avete la mappa con voi (ricordatevi di puntare il QR code, accedere alla mappa online e scaricarla sullo smartphone!) e vi trovate nella necessità di chiedere informazioni, domandate come raggiungere l'ippovia: è così che questo tratto di sentiero, dedicato a ciclisti ma anche a cavalieri, è maggiormente conosciuto.

80 librerie in bicicletta, tappa al profumo di lavanda
Pronti alla partenza

Situato in parte nel Parco della Valle del Cormor, l'itinerario - un percorso naturalistico all'interno di un ambiente intatto e spontaneo - appartiene al progetto In@natura che ha segnato, rendendoli facilmente riconoscibili, i sentieri rurali, quelli che un tempo collegavano i vari borghi e oggi tracciano l'attuale percorso dell'ippovia. Lasciata Buja quindi, la ciclo-ippovia passa per Treppo Grande dove costeggia uno dei più bei agriturismi della zona: se cercate un posto dove fare una tappa, casa Floreani è il luogo ideale. Si dice che all'ombra del vecchio gelso riposò addirittura Napoleone quando nel 1797 vi passò con le sue truppe. Non ha potuto godere della piscina, l'imperatore, ma voi potrete farlo: nuova di zecca, vi aspetta in un praticello in stile british.

Se riuscite a ripartire… pedalando tra saliscendi sterrati, alberi che regalano un po' d'ombra, campi coltivati ma anche fragoline di bosco che lambiscono il sentiero, raggiungerete Tavagnacco e poi Feletto Umberto: ormai soltanto una decina chilometri vi separano da Udine. All'arrivo, godetevi un aperitivo nella piazza della Loggia del Lionello e se volete riposarvi in un albergo bike friendly, scegliete l'Astoria!

 

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