Gli S/paesati ritornano al Miela dalle guerre all’Africa di Gnahoré

trieste
Un teatro a misura di mondo, nessuno escluso. È con questa premessa che, reduce dai recenti sold out e un raddoppio del pubblico pagante nel triennio 2014-2017 segnalato dal nuovo presidente Bonawentura Budin, il Teatro Miela riparte con una stagione particolarmente densa di appuntamenti.
Spetta a Sabrina Morena illustrare i punti salienti del cartellone di S/paesati, da 19 anni uno dei perni della stagione. «Un programma – spiega la coordinatrice - divisibile in due parti: la prima attiene all'analisi e al racconto di zone di guerra come Siria e Iraq da parte di giornalisti come Maria Cuffaro, Domenico Chirico e altri, la seconda con le nostre produzioni teatrali. Che quest'anno saranno tre: aprirà giovedì 11 ottobre “Diario dall’aldilà… Da Sarajevo con amore”, di una scrittrice che vive a Trieste e ha pubblicato il libro dove il nonno raccontava l'assedio». Il testo sta girando tutti i festival e Tiziana Finzi ne ha tratto uno spettacolo multimediale tra musica, immagini e racconto, con Laura Bussani e Sebastiano Tringali. Sara Alzetta sarà invece protagonista, il 20, di “Lampedusa Beach”, nei panni di una giovane africana inghiottita dal mare. Ancora, è un reportage del “Piccolo” alla base di “Una splendida giornata… da clandestino”, storia di un giornalista che si finge profugo per un giorno, con Francesco Godina, mercoledì 5 dicembre.
Fedele alla linea, Fabrizio Comel, amante dei viaggi, continua a portare la musica dal mondo.«Rimane forte l'interesse per una musica che esalti le sue radici, contaminata però da suoni della modernità, come la predilezione per musicisti originali che si distacchino da ciò che va per la maggiore». È il caso del primo concerto, venerdì 12, dei Nidi D’Arac, salentini, star della Notte della Taranta, per ballare a cavallo tra folk, rock, elettronica. Rilettura delle radici congolesi da parte di un belga di nuova generazione, Baloji, live al Miela sabato 27, è tra i musicisti più interessanti della nuova world music, rapper meno pop di Stromae: a un passo dall'acclamazione mondiale, già l'irresistibile “L'Hiver Indien” sigla di Fifa 2018 prelude a un gran concerto. E poi, le donne: la voce d’Africa Dobet Gnahoré che ritorna il 10 novembre, l'8 dicembre, invece, una nuova accattivante proposta con Les Filles de Illighadad, gruppo del Niger, voci e ritmi minimali su cui s'innesterà una chitarra Tuareg a rendere il tutto molto ballabile. Afro e fantasia a 360° anche nel progetto, il 23 novembre, Orchestra of Spheres, groove alieno dalla Nuova Zelanda, originalità e stravaganza alla B-52's. Attitudine punk, invece, per i londinesi Animanz, progetto aperto tra amici musicisti dal ritmo travolgente, per chiudere con energia la prima tranche di stagione il 21 dicembre.
Miela, ancora, fa rima con Pupkin Kabarett: debutto lunedì 5 novembre e spettacoli a cadenza quindicinale per la compagnia capitanata da Stefano Dongetti e Alessandro Mizzi, con un omaggio a 500 anni dalla scomparsa di Leonardo Da Vinci – «ci dispiace» chiosa Dongetti – con imperdibili rivelazioni sul genio toscano. Gennaio, invece, darà il via alla prosa curiosa di On/Off, con una formula nuova di zecca e ben sette spettacoli a cadenza quindicinale. —
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