Gobi, cagnolina maratoneta, in Cina ha scelto il suo compagno di corsa

Dion Leonard, australiano che vive a Edimburgo, a 26 anni guarda lo sport solo in tv e diventa “un ciccione da divano”, finché, con la moglie Lucja, decide di cambiare stile di vita. Nasce la passione per la corsa, che si fa sempre più seria: con il tempo i due partecipano ad alcune delle ultramaratone più impegnative. Per ben due volte Dion percorre i 250 chilometri attraverso il Sahara in Marocco, nella celebre “Des Sables”. Nel 2016, mentre gareggia nel deserto di Gobi in Cina, irrompe nella sua vita una cagnolina meticcia dagli occhi vispi. Un incontro straordinario che dà il via a un’avventura che ha commosso il mondo e che oggi è raccontata nel libro «Gobi, un piccolo cane con un grande cuore» (HarperCollins, pagg. 286, euro 18) mentre la 20th Century Fox ne sta realizzando il film. Dion è nel deserto per vincere e decide inizialmente di ignorarla. Ma lei è tenace, lo segue, riesce addirittura a correre al suo ritmo e ci mette ben poco a conquistarlo. La chiama Gobi e lei diventa la mascotte della gara, dorme nella tenda e la preoccupazione principale è che sia nutrita, idratata e coccolata. La competizione passa in secondo piano, Dion si ritrova a correre anche con la bestiolina in braccio: «Lei mi aveva scelto tra un centinaio di runner e decine di membri dello staff. Non sapevo la ragione, ma era così. Era davvero una piccola atleta, aveva corso per più di centoventi chilometri senza toccare cibo».
Dion sente di aver vinto qualcosa di più prezioso, e non ha dubbi sul fatto di volerla portare a casa. L’impresa, però, si rivela molto più complicata e costosa del previsto. Mentre la cagnolina viene affidata a un’organizzatrice della maratona, l’uomo si rende conto che servono almeno diecimila sterline per il trasferimento dalla Cina in Scozia. Avvia una campagna di crowfunding e la storia diventa virale. Daily Mirror, Bbc, Cnn, Washington Post, Reuters, New York Times: tutti pazzi per l’insolita coppia.
Diventare così famosa, però, per la bestiola può essere pericoloso: forse qualcuno la rapisce, forse scappa. Gobi scompare. E qui accade l’assurdo: Dion decide di tornare in Cina e con un gruppo di volontari la cerca in lungo e in largo. Proprio quando perde le speranze, il colpo di scena: seppur malconcia, la cagnolina ricompare. Il percorso sarà lungo e il maratoneta dovrà restare ben quattro mesi in Cina prima del lieto fine. Oggi Gobi – operata all’anca e di nuovo in forma – corre, a Edimburgo, accanto all’umano che si è scelta.
Elisa Russo
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