Hemingway a Lignano doppio anniversario celebrato col nipote John

Incontri e mostre per i 60 anni del Nobel e i 30 del premio In arrivo lo scrittore Yehoshua e il sociologo Bauman
Di Laura Strano

PORDENONE. A sessant'anni dall'assegnazione del Premio Nobel per la Letteratura a Ernest Hemingway, nella cornice di Lignano Sabbiadoro è in programma dal 26 al 28 giugno la 30° edizione del Premio Hemingway, quest'anno nel segno di grandi protagonisti internazionali e di una "tre giorni" scandita da incontri con i vincitori e dalla festa di premiazione sabato 28. 

La XXX edizione festeggia i 60 anni dell’Hemingway “friulano” e del Nobel vinto nell’ottobre ’54 per il romanzo “Il vecchio e il mare”. Trent’anni fa, inoltre, il 23 giugno 1984, alla presenza del figlio Jack e delle nipoti Mariel e Margoux, nasceva a Lignano il Parco Hemingway e la città si apriva al Premio culturale che, nel segno del grande scrittore americano, ‘incorona’ quest’anno il sociologo Zygmunt Bauman, lo scrittore Abraham Yehoshua, il fotografo Guido Guidi, l’autrice e giornalista Alice Albinia. Saranno tutti protagonisti di incontri con il pubblico: a partire dal pomeriggio di giovedì 26 giugno – con Guido Guidi, ore 18.30 nello spazio Ufficio spiaggia 2 – per culminare nella giornata di venerdì 27 – con Abraham Yehoshua alle 18.30 al Kursaal e Zygmunt Bauman alle 21 sempre al Kursaal – per chiudere, sabato 28 giugno, con l’incontro aperitivo delle 11 che vedrà protagonista al Parco Hemingway l’autrice inglese Alice Albinia. Nella serata del 28 la festa di premiazione, che sarà condotta dalla conduttrice e giornalista svizzera Natasha Lusenti.

Ernest Hemingway approdò in Friuli nell’aprile 1954, con la moglie Mary, su invito dell’amico Federico Kechler che lo ospitò nelle sue ville a San Martino di Codroipo e Fraforeano. Hemingway portava allora impresse, nel fisico e nello spirito, le conseguenze degli incidenti aerei subiti in Africa, ed era reduce da una convalescenza nella “sua” Venezia. La visita friulana si aprì il 9 aprile ’54 con una tappa udinese. Hemingway raggiunse poi Villa Kechler e nel corso della vacanza conobbe luoghi e frequentò persone che lasciarono un segno profondo: dall’architetto Marcello D’Olivo che stava lavorando alla nascente Lignano pineta, alla giovane Adriana Ivancich, grande ispiratrice del romanzo “Di là del fiume e tra gli alberi”.

Allo scrittore il Comune di Sabbiadoro, guidato allora dal sindaco Steno Meroi, intitolava trent’anni fa, il 23 giugno 1984, il suo principale parco, in una cerimonia alla quale parteciparono anche uno dei figli dello scrittore, Jack, con le splendide nipoti di Ernest, Margaux, Muriel e Joan. L’idea nacque dalla volontà di attribuire a Lignano un’identità culturale significativa: la figura di Hemingway è percepita come una sorta di “nume tutelare” che ne ha consacrato l’immagine di città di vacanza.

Trent’anni fa, il 23 giugno 1984, prendeva il via anche il Premio Hemingway, quest’anno rivisitato in quattro sezioni che rispecchiano le sfumature vivacissime della personalità artistica dello scrittore. Nel 2014 ricorre anche il centenario dallo scoppio della Prima Guerra Mondiale, alla quale Hemingway partecipò diciottenne come volontario nella Croce Rossa con il grado di tenente, e durante la quale fu ferito. La contestualità di questi anniversari alimenta le manifestazioni promosse dal Comune, con l’apporto della Croce Rossa Italiana e della Croce Rossa Austriaca. Alle 11 il trentennale del Parco sarà ricordato con l’intervento di John Hemingway, nipote dello scrittore; alla rievocazione storica parteciperà la Cri austriaca con figuranti in costume e divise dell’epoca, con ambulanze e mezzi storici e l’allestimento di un ospedale da campo; la mostra fotografica open air sarà dedicata sia alla guerra di Hemingway che all’inaugurazione del parco, a corredo anche una mostra di cartoline storiche della Cri Italiana. Info: www.premiohemingway.it

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