I 90 anni di Tullio Gregory «A tavola troviamo la verità»

ROMA. Si sta occupando dei problemi della traduzione, «che vuol dire trasportare, trasmettere, perché traducendo si trasmettono i valori e i modelli culturali». Il filosofo Tullio Gregory, una delle personalità più importanti della cultura italiana, oggi compie 90 anni. Ha pubblicato il saggio «Translatio linguarum» e continua a lavorare tutti i giorni. «Anche i fenomeni migratori sono traduzioni: trasportano e traducono valori in modo dinamico favorendo interazioni e elaborazioni tra culture, religioni, tradizioni. Per questo un aspetto fondamentale della traduzione dei valori e di questo incontro diventa la tolleranza, il rispetto verso il diverso». Nato il 28 gennaio 1929, docente alla Sapienza, Gregory è socio dall’87 dell'Accademia dei Lincei. È stato direttore all'École pratique des hautes études di Parigi e professore alla Sorbona. Entrato alla Treccani nel 1951, ha diretto la sezione di Storia della filosofia e ha poi guidato e ideato molte delle opere dell'Istituto dell’Enciclopedia Italiana, dove ancora oggi cura un progetto sulle parole chiave del XXI secolo. È tra i fondatori del Festival della filosofia di Modena, per il quale cura i «menù filosofici». «A tavola - dice - forse troviamo davvero quella verità intera, piacevole, morbida, profumata che possiamo non solo contemplare ma gustare, come volevano i mistici medievali». —

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