I fumetti di Sio, 106 milioni di fan su Youtube VIDEO

Con il suo canale dedicato e i personaggi di assurda comicità il veronese Simone Albrigi è diventato un vero caso mediatico

TRIESTE Se avete figli o nipoti in età scolare il nome di Sio, idolo dei ragazzini, vi suonerà familiare. Avranno sicuramente passato pomeriggi interi a ridere con gli amici dei suoi video su Youtube, memorizzati e ripetuti come un vero tormentone: dalle improbabili dimostrazioni scientifiche del dr. Culocane, alle ricette gastronomiche non-sense della signora Mariangiongiangela; dal nonno Laser che lancia raggi verdi dagli occhi, alle favole brevi di Gianfrancioschio. Con la sua comicità fulminante e surreale Sio, al secolo Simone Albrigi, nato 27 anni fa a Verona, ha conquistato un vastissimo pubblico in pochi anni: il suo canale su youtube conta 106 milioni di visualizzazioni in crescita costante, un vero record, anche se la sua vocazione parte da lontano. Dalle elementari, quando Simone era un bambino a cui piaceva soprattutto leggere Topolino e disegnare. «Mi piace ancora leggere Topolino e disegnare! - ci tiene a precisare -. È proprio questo ciò che sognavo di fare da grande: i fumetti».

Il fenomeno "fumetti Sio" che spopola sul web

«Il primo personaggio che ho inventato - ricorda - si chiamava Superboy, era uno stickman con mantello. Anzi con un quadrato, perché non so mica farlo un mantello. Ci ho provato a disegnare in altri modi ma alla fine mi sono arreso, non ne sono proprio capace». Poco male, comunque, perché quei suoi disegni stilizzati sono proprio uno dei segreti del suo successo. Insieme alle battute esilaranti e al suo sense of humour basato soprattutto sull'assurdo. Un mix tra Monty Python e i fratelli Marx, un felice incontro tra la pipa di Magritte e Elio e le Storie Tese. Una cosa così, ma portata all'essenza. E dietro a quella disarmante semplicità, un raffinato uso linguistico.

Sul suo "Il cartone generico", per dirne uno, si potrebbe scrivere un trattato di semiologia. Ma Sio non ci teorizza mica su, la sua è una comicità immediata e perdersi in congetture semmai è lavoro altrui. «Ho sempre cercato di far ridere la gente - spiega - a un certo punto mi è venuto spontaneo cercare di farlo anche su carta». Tra i suoi ispiratori riconosce Elio e le Storie Tese, gruppo per il quale ha realizzato il videoclip del brano "Luigi il pugilista" contenuto ne "L'album biango". Tra i fumetti guarda invece a "Dottore Slump e Arale" o a "Calvin & Hobbes", mentre tra gli italiani apprezza "Rat-man" e "Zerocalcare".

Com'è arrivato al successo? «All'inizio - racconta Sio - mi sono autoprodotto realizzando dei fumetti sulle vicende di un rotolo di carta igienica, l'Uomo Scottecs. Poi mi è venuta l'idea di utilizzare internet per farli girare. Ho aperto un blog nel 2006 (www.sio.im) e cinque anni dopo ho cominciato a collaborare con la casa editrice Shockdom». La svolta arriva nel 2012 con l'apertura del canale "Scottecs" su youtube, dove i suoi più di 800 mila iscritti trovano con regolarità i «videi e altre cose buffe di Sio». I primi avevano a che fare con la musica: le parodie di "Call me baby" e di "Gangnam Style" ("Jiangnan stile") con i testi tradotti in italiano da Google Translate e vignette disegnate ad hoc. Il risultato è irresistibile e le visualizzazioni hanno cominciato a decollare. A milioni. Da quel momento la rete e la carta convivono, perché Sio non si accontenta del virtuale. «Se in questa epoca storica non sei sul web - dice - non esisti, però il fumetto ha ancora una dimensione cartacea importante. C'è un pubblico su Youtube e io voglio trascinarlo in edicola». Detto fatto. Oltre ai video e alle strisce quotidiane caricate ogni giorno su Facebook, da quest'anno, in edicola o in fumetteria, si trova il suo primo fumetto cartaceo "Scottecs Megazine" (appena uscito il terzo numero), un trimestrale edito da Shockdom che gli anni scorsi ha pubblicato anche le due raccolte "Tutto Scottecs" e "Questo è un libro con i fumetti di Sio". E in cantiere c'è pure un videogioco: "Super Cane Magic Zero" che uscirà verso fine anno grazie a una campagna di crowdfunding. «Voglio continuare a fare ciò che faccio finché vivo, come Schulz, che se n'è andato sul tavolo da lavoro mentre disegnava».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Argomenti:fumettiweb

Riproduzione riservata © Il Piccolo