I giovani musicisti delle orchestre Esyo e Ljbo uniti sul palco della Tripcovich

Il 7 gennaio le due orchestre daranno vita al concerto “United Together” a ingresso libero. Biglietti disponibili dal 2 gennaio

TRIESTE Il pomeriggio del 7 gennaio, nella Sala Tripcovich, l’anno sinfonico triestino avrà un inizio scoppiettante a base di valzer, polke e marce trionfali grazie allo sposalizio di due orchestre: i giovani della European spirit of Youth Orchestra giunti dal Centro e dall’Est Europa e quelli austriaci della Landesjugendblasorchester di Graz. In tutto 105 elementi, diretti da Igor Coretti Kuret, il maestro che da oltre vent’anni forma concertisti di tutto il Continente attraverso seminari e concerti nella capitali europee. La “Esyo” porterà in dote gli archi, gli austriaci i loro famosissimi fiati, e le due compagini, fondendosi, suoneranno pezzi di Verdi, Johann Strauss, Lehar, Elgar, Copland, Bernstein, Barnes, Andraschek, per chiudere con un inno inedito del triestino Giuseppe Farace.

Il concerto - gratuito ma con distribuzione dei biglietti - ha per titolo “United Together” e segna la conclusione di una Triangolare sinfonica molto mittel-europea: quella che ha inizio il 5 gennaio con una serata al castello di Velenje in Slovenia, prosegue a Graz il giorno successivo con un gran concerto di gala alla Stefaniensaal e avrà, dopo la pomeridiana di Trieste, una “coda” mattutina (su richiesta) domenica 8 gennaio a San Vito al Tagliamento. Fortemente voluta dal governatore della Stiria Hermann Schützenhöfer, la fusione tra le due orchestre avverrà in Slovenia, la quale ha offerto ospitalità e ascolto ai cento ragazzi nei grandi spazi della Scuola della musica di Velenje.

Il lavoro dei giovani della “Ljbo” di Graz sarà seguito dal direttore Wolfgang Jud e dalla sua spalla slovena, Miro Saje, entrambi trombettisti. Saranno in scena anche due solisti: la soprano Srebrina Mineva, nata a Sofia in Bulgaria, e il tenore italiano Roberto Jachini Vigili, solista all'Opera di Belgrado. Fra i giovanissimi, la violinista serba Aleksandra Latinovic, di soli 13 anni, scoperta dal maestro Kuret a Belgrado l’ottobre scorso, durante una selezione per la “Esyo”, nella quale ha dato prova di capacità fenomenali. I ragazzi dell’orchestra europea vengono da Ungheria, Albania, Austria, Serbia, Polonia, Italia, Ucraina, Croazia e Macedonia e molti di essi torneranno in pista in Italia la prossima estate per la tournée “Tamburi di pace” che li ha visti in piazza Verdi lo scorso luglio assieme a Paolo Rumiz nella veste di narratore.

Il concerto nella Sala Tripcovich avrà inizio alle 18.30 e i biglietti - gratuiti ma obbligatori - vanno ritirati dal 2 gennaio all’infopoint di Promoturismo in via dell’Orologio, 1 con i seguenti orari: fino al 5 gennaio dalle 9 alle 13, il giorno 5 anche dalle 14 alle 18, e il 7 all’ingresso della Tripcovich dalle 12 alle 15.

Il governatore Schützenhöfer interverrà alla serata e al successivo ricevimento di Graz, e alla presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani è riservata la poltrona d'onore al pomeriggio triestino.

L’iniziativa internazionale, nata in Stiria soprattutto per rinsaldare l’amicizia con le regioni contermini in uno spirito europeo, è stata resa possibile anche dal contributo di associazioni e privati cittadini di Trieste e Milano. Significativi aiuti sono giunti dalla Fondazione Polojaz, dalla Fondazione Casali, dalla famiglia del compianto Umberto Dari (il cui figlio è percussionista nella “Esyo”), dall’ingegner Paolo Lodigiani (sotto forma di borsa di studio) e anche dalla dedizione alla causa della signora Chiara Delben.

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