I nomadi volanti del Cirque du Soleil
Dal 2 al 4 giugno all’Arena Stožice di Lubiana lo spettacolo “Varekai”: «Una fiaba sul mito di Icaro»

Sono senza ombra di dubbio la compagnia più famosa del mondo. Hanno creato quello che viene definito il Circo moderno, quello in cui carrozzoni e animali hanno lasciato posto alla tecnologia più avanzata e agli acrobati più estremi. Il Cirque du Soleil è sinonimo di incanto e finalmente arriva a Lubiana, all’Arena Stožice per cinque attesissime date, da domani a domenica con lo spettacolo Varekai. Un evento atteso con trepidazione da tutto il cast e dai responsabili, considerato che queste repliche erano previste per lo scorso ottobre e che per problemi tecnici sono slittate di molti mesi.
«Siamo davvero in fibrillazione. Non vediamo l’ora di incontrare il pubblico sloveno e sappiamo che ci saranno anche parecchi italiani che verranno a vivere questa bellissima esperienza con noi» spiega Julie Desmarais, la portavoce del gruppo. Ogni spettacolo del Cirque du Soleil è diverso. «Varekai è una storia di speranza, di amore. Porta con sé un messaggio positivo che ci fa guardare in un modo diverso i momenti difficili, ricordandoci di non avere paura di chiedere aiuto, perché c’è sempre qualcuno pronto a darci una mano».
Questo spettacolo, nato nel 2002 da un’idea di Dominic Champagne continua a modificarsi e ad adattarsi alle peculiarità degli artisti che si susseguono in scena. Nuove coreografie quindi attendono il pubblico in questo Tour Europeo che sarà anche un’opportunità unica perchè, dopo quindici anni ininterrottamente in scena in tutto il mondo, Varekai è giunto al tour d’addio. L’ultima replica è stata fissata infatti per il prossimo dicembre, a Sugar Land, in Texas. Oltre duecento città in quarantatre paesi diversi per un cast di oltre cinquanta artisti di dodici diverse nazionalità. «Varekai, nella lingua zigana significa ovunque ed è un tributo che noi facciamo a tutti coloro che sono nomadi, come i nostri artisti che non si fermano mai: perfetti giramondo spinti dal desiderio di superare l’insormontabile, spiega la Desmarais».
E Varekai ci porta quindi in una foresta, che sta sopra un vulcano, dove c’è un luogo straordinario in cui tutto è possibile. Un giovane uomo solitario viene catapultato dal cielo in questa atmosfera magica e misteriosa. In questo posto, che non è dato sapere dove sia, vivono innumerevoli creature fantastiche che lo accompagneranno in un’avventura tanto assurda quanto straordinaria. Viene rispolverato il mito di Icaro, ma la storia ha inizio dal punto in cui solitamente si spezza, dal momento in cui, essendosi avvicinato troppo al sole, cade dal cielo «ai nostri artisti è richiesto talento ma anche tanto spirito di adattamento. Chi lavora con noi deve essere in grado di spostarsi continuamente in città diverse e di garantire la presenza in scena anche per sette o dieci show alla settimana. Un altro requisito fondamentale è quello di avere un atteggiamento gioioso, di sapersi divertire, solo così è possibile sostenere mesi e mesi di tournèe». Spiega Julie Desmarais. «Quando la compagnia del Cirque Du Soleil si è formata, nel 1984, voleva reinventare l’idea del circo, portandolo a dei livelli altissimi di qualità, di modernità e utilizzando diverse forme d’arte». Varekai è un perfetto esempio di quello che la compagnia riesce a fare, con i suoi costumi e il make up capaci di trasformare i performer in vere e proprie creature fantastiche. Il compito di disegnare i costumi per questo allestimento è stato affidato a Eiko Ishioka, che si è ispirato al mondo della natura. Piante, rettili, animali terrestri, creature acquatiche, vento, acqua, fuoco e legno. Un totale di centotrenta costumi con oltre seicento elementi da combinare tra costumi, scarpe, cappelli e accessori vari. Solo così è stato possibile ricreare al meglio la foresta nella quale i personaggi si muovono al ritmo di musiche originali, eseguite sempre rigorosamente dal vivo. «Mediamente per mettere in piedi uno spettacolo ci mettiamo due anni, spiega la Desmarais. Si parte ovviamente dall’idea che dà l’avvio alla creazione vera e propria per poi cercare di individuare, da subito la città in cui debuttare. E poi si passa alla scelta dei numeri acrobatici e delle coreografie, alla composizione delle musiche originali e tutto il resto».
Una gestazione importante, che ha dato vita a degli spettacoli che li hanno fatti amare da grandi e da piccini. Biglietti ancora disponibili presso Multimedia Radioattività (Via di Campo Marzio, 6 tel 040.304444) che effettua anche il servizio pullman per le repliche pomeridiane di sabato 3 e domenica 4 giugno.
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