I ravanelli rossi radice da scoprire anche in padella

Il ravanello (Raphanus sativus) è una radice dalla polpa bianca, simile a quella della rapa, con un particolarissimo sapore pungente dovuto al contenuto di un olio piccante. Diffusi sin dall’antichità, fanno parte della famiglia delle Crucifere, a cui appartengono broccoli, cavoli, senape. Nel corso degli anni sono state sviluppate diverse varietà, che si differenziano per colore (le più comuni sono rosse ma ve ne sono anche di bianche e nere), lunghezza, peso e sapore (più o meno piccante). Le varietà che crescono più in fretta, con le radici di colore rosso brillante o rosso e bianco, sono primaverili; mentre le altre varietà sono estive o invernali e crescono lentamente. Il daikon, una varietà asiatica di ravanello, è più lungo, pesante e pungente dei nostri ravanelli primaverili. Tutte le varietà di ravanello sono povere di calorie e ricche di vitamina C. Anche le foglie del ravanello sono commestibili e contengono quasi 6 volte la quantità di vitamina C contenuta nelle radici; sono inoltre una buona fonte di calcio, molibdeno, acido folico e potassio (presenti anche nella radice in quantità inferiore). Come le altre Crucifere il ravanello ha proprietà protettive nei confronti del cancro. Nel corso della storia è stato utilizzato come cibo curativo per i disturbi del fegato; contiene una varietà di sostanze chimiche ricche di zolfo che aumentano il flusso della bile, contribuendo così a mantenere fegato e vescica biliare in buona salute, migliorando la digestione. Hanno proprietà diuretiche e depurative. Sin dall’antichità è nota la loro capacità di conciliare il sonno. In India sia le radici che le parti verdi del ravanello vengono usate per prevenire una carenza di vitamina C, come diuretico, espettorante, lassativo e per alleviare i disturbi gastrici. È consigliabileusare prima tutte le foglie, in modo da poter conservare i ravanelli restanti più a lungo. Prima di affettarli o grattugiarli vanno spazzolati sotto acqua corrente. In Italia si mangiano solo crudi, per dare una nota piccante alle insalate. Cotti si possono aggiungere a zuppe, cucinare a vapore, ma in ogni caso perdono in parte il loro sapore caratteristico e la vitamina C. Le foglie, cotte come spinaci, si possono utilizzare anche per preparare ottime frittate.
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