Il Beethoven più segreto al Verdi di Pordenone con Ivaldi e Pullina
PORDENONE. Domani il Teatro Verdi di Pordenone torna ad essere la piattaforma dei nuovi talenti della musica classica. Promosso con il sostegno di Fondazione Friuli, per il secondo appuntamento de I Concerti delle 18l Maurizio Baglini condividerà il palcoscenico con due nuove promesse del pianoforte Simone Ivaldi e Marco Pulina all’insegna di un Beethoven segreto, dove esecuzione e approfondimento musicale si compenetrano, grazie al confronto tra Maestro e allievi. In programma, quindi, l’ascolto dal vivo di alcune delle opere più rare e sperimentali del genio beethoveniano.
In occasione dei 250 anni della nascita del genio di Bonn, verranno infatti presentati l’Andante favori, la Fantasia op. 77 e la Grande Fuga, tre pagine pianistiche a due e quattro mani, capaci di aggiungere un ulteriore prezioso tassello al grande mosaico musicale di Beethoven. Si tratta di brani originariamente scritti per essere inseriti all’interno di Sonate pianistiche o Quartetti per archi, sostituiti all’ultimo momento per ragioni di durata o di forma. Perle rare capaci di rivelare l’estro improvvisativo del Beethoven virtuoso al pianoforte e del compositore maturo, e che ora risplendono sul palco del Verdi.
Pianista di fama internazionale, virtuoso e interprete raffinato, Maurizio Baglini vanta una brillante carriera come solista e camerista nelle sale più prestigiose al mondo, con molti degli interpreti e direttori più in vista sul piano internazionale. Portavoce di progetti ambiziosi e ricercati, conquista a ogni ripresa il favore di pubblico e critica con l’incisione dell’integrale pianistica di Schumann (Decca) e l’esecuzione della Nona Sinfonia di Beethoven nella versione per pianoforte di Franz Liszt. —
Riproduzione riservata © Il Piccolo