Il dramma di Vermicino e la vita dei freelance volano a Ronchi sulle Ali delle Notizie

il programma
Dovendo sceglierne uno, è probabilmente l’appuntamento delle 19, al Palatenda di Ronchi dei Legionari, il più atteso di oggi, tra quanti il Festival del Giornalismo organizzato dall’associazione Leali delle Notizie ha in calendario: è incentrato sull’incidente di Vermicino, la tragica morte di Alfredino Rampi, precipitato quarant’anni fa in un pozzo artesiano vicino a Frascati. Ne parleranno Rita Di Iorio, presidente del centro Alfredino Rampi, assieme a Massimo Gamba, autore del libro “Alfredino. L’Italia nel pozzo”, alle giornaliste Vicsia Portel e Silvia de Michielis. Sempre a Ronchi, ma in piazzetta Francesco Giuseppe, alle 20 è poi in cartellone una lettura scenica dal titolo “La principessa che il mare non volle. Storia della Stockholm, la nave del fuoco”; il testo è di Roberto Covaz. Ancora al Palatenda, per le 20.30 è quindi in cartellone un incontro con Giorgia D’Errico, che ha scritto “Femminile plurale” e “Maschile singolare” offrendo uno spaccato della società attraverso le storie (spesso non propriamente felici) dei lavoratori, mentre alle 21.30 sarà la volta di un appuntamento sul tema “La situazione dei freelance in Italia: una vita di precariato”.
Tra gli altri, a parlarne è stata invitata la romana Barbara Schiavulli. «Cercheremo di approfondire la situazione delle migliaia di persone che lavorano nei giornali e che fanno i giornali senza aver prospettive di entrarci come dipendenti», racconta l’inviata di guerra e direttrice di Radio Bullets, pronta a partire per Kabul. «Ci sarò stata una quarantina di volte, l’ultima due mesi fa, quando era già chiaro che qualcosa sarebbe successo, ma non si immaginava così velocemente - continua la giornalista -. Mi attendo naturalmente una brutta situazione: i talebani in questi anni sono diventati più sofisticati, ma non sono cambiati. Se fino a un mese fa c’erano gli attentati, gli omicidi mirati, ora mi aspetto di peggio».
Domani la settima edizione del Festival del Giornalismo si concluderà. Tra gli appuntamenti va almeno segnalato quello delle 18, in piazzetta Francesco Giuseppe: “Il diritto alla salute mentale nel Terzo mondo” con Marco Bertoli, Peppe Dell’Acqua, Massimo Cirri, Federica Ferro e Gioia Meloni. Quindi, per le 19, al Palatenda su “Friuli Venezia Giulia: destinazione finale della migrazione via terra attraverso la rotta Balcanica” dialogheranno i giornalisti Floriana Bulfon, Ugo Dinello, Nicolò Giraldi e Andrea Sarti, assieme a Giuseppe Colasanto, già responsabile della Polizia di Frontiera di Trieste, e Andrea Foffano, analista di intelligence. Poi per le 21, sempre al Palatenda, Paolo Berizzi riceverà il quarto premio Leali delle Notizie in memoria di Daphne Caruana Galizia. Con lui ci saranno la sorella di Daphne, Corinne Vella, il giornalista Sandro Ruotolo, il presidente Fnsi Beppe Giulietti e ancora Barbara Schiavulli.
«Il Festival sta andando molto bene - dice il presidente dell’associazione Leali delle Notizie, Luca Perrino -. L'idea è quella di ingrandire sempre di più la nostra manifestazione e di realizzarne in giugno la nuova edizione. Quest'anno per la prima volta abbiamo deciso assieme anche a Cristina Visintini, che è stata come in passato fino alla fine molto attiva con Leali delle Notizie, di organizzare più incontri in contemporanea, secondo una modalità che intendiamo portare avanti. Ci teniamo inoltre a continuare a coltivare le collaborazioni che sono nate con alcune associazioni della nostra regione e con i loro festival, senza trascurare le sinergie che sono già in essere con importanti sodalizi del Veneto che desideriamo coinvolgere in futuro». —
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