Javier Cercas inaugura Pordenonelegge e ci sarà anche Pippo Baudo

gli appuntamenti



Quanto mai gialla, questa ventesima Pordenonelegge la Festa del Libro con gli Autori (a Pordenone dal 18 al 22 settembre) si mimetizza come il camaleonte che ne rappresenta l’immagine dell’edizione 2019, prendendo la forma dei tanti volti di ospiti e pubblico che in 20 anni hanno calcato le strade della città e amato le migliaia di pagine proposte nei cinque giorni della kermesse letteraria più famosa della regione. Ed è l’intera città che camaleonticamente si tinge di giallo diffondendo coralmente l’amore per i libri, la letteratura, l’arte e la cultura in generale. Perché più che mai quest’anno cultura e turismo possono andare d’accordo tra di loro, così come ospitalità e lavori pubblici, in una Pordenone dall’aspetto mutato per i lavori di riassetto funzionale e abbellimento voluti dalla giunta comunale, ma che ha trovato comunque una comprensione all’interno del variegato programma logistico di Pnlegge. Lo fa col progetto “Adotta una lettera”: 26 lettere giallo-nere alte circa 2 metri, disseminate per la città con la funzione ornamentale-strutturale di gioco, ispirazione, supporto per sedersi e riposare; ma anche con il trasferimento di alcune storiche location dal centro a postazioni suggestive appena più decentrate, come Parco Galvani e il Museo permanente del Fumetto PAFF! , che regaleranno un respiro aggiuntivo ai visitatori e l’occasione di contestualizzare i tanti percorsi che pordenonelegge intreccia tra musica, arte, teatro, fotografia, grande e piccolo schermo, letteratura infantile, scienza e ricerca. Dalle prime indiscrezioni su programma e ospiti –il calendario completo online e cartaceo sarà disponibile più avanti– questi primi 20 anni Pordenonelegge ha tutta l’intenzione di festeggiarli alla grande, puntando un po’più sul mainstream e sulla spettacolarizzazione di nomi famosi e nazional popolari, primo fra tutti quello di Pippo Baudo, senza rinunciare a mostri sacri della letteratura e della narrativa, facce ormai familiari e di casa, retrospettive celebrative, anteprime, piccole e grandi glorie di casa nostra e alcune chicche più o meno di nicchia, più o meno new entry, che sono valse a questo festival il podio indiscusso tra i festival culturali in Italia. Ad inaugurare ufficialmente sarà lo scrittore spagnolo Javier Cercas, già protagonista dell’edizione 2013 di Dedica Festival, che parlerà della sua vocazione letteraria e dei romanzi che la hanno alimentata. Andrà alla scrittrice bielorussa Svetlana Aleksievič, Premio Nobel 2015 per la Letteratura, il Premio Crédit Agricole FriulAdria La storia in un romanzo 2019 (21 settembre ore 18, Teatro Verdi), per aver raccontato con partecipazione e sincerità il dramma corale di vittime e carnefici della Grande Utopia comunista. Pordenonelegge sempre più internazionale che racconterà il mondo di narratori come Ildefonso Falcones, David Grossman, Tahar Ben Jelloun, Manuel Vilas, Wulf Dorn, Stuart Turton o Simone Buchholz. Tra i grandi nomi della letteratura italiana, con un programma che unisce firme consacrate a scrittori esordienti, spiccano fra gli altri Mauro Covacich, Aldo Cazzullo, Michela Murgia, Michela Marzano, Enrico Galiano, Eraldo Affinati, Concita De Gregorio, Valerio Massimo Manfredi, Fulvio Ervas, Gianrico Carofiglio, Giancarlo De Cataldo, Marco Missiroli, Mauro Corona. Per raccontare il nostro tempo, le autorevoli voci di Bruno Vespa, Beppe Sevegnini, Federico Rampini; in dialogo con storia, scienza e filosofia ci saranno Alberto Asor Rosa, Massimo Cacciari, Carlo Ginzburg, Corrado Augias, Luciano Canfora, Massimo Recalcati, Paolo Crepet, Giulio Giorello. Ma è forse soprattutto nel mondo dello spettacolo e della musica che si ravvisano i veri protagonisti dei festeggiamenti del ventennale, se pensiamo a vere star del calibro di Pippo Baudo, Umberto Orsini, Rita Dalla Chiesa, Francesco Guccini, Massimo Giletti, Enrico Vanzina, Ornella Vanoni, Lino Guanciale, Stefano Fresi, Jacopo Fo, Dan Peterson, Arrigo Sacchi, Bruno Pizzul, Manuela Di Centa. –