La chitarra di “Bat” debutta a Milano

Si chiama "A Bat's project" il debutto del virtuoso della chitarra Daniele "Bat" Maraspin, triestino classe '88. Il disco esce domenica e sarà disponibile tramite la Heart of Steel Records sulle piattaforme digitali iTunes, Amazon, Spotify, Deezer, Google Music. Sempre domenica il musicista lo presenterà a Milano, al prestigioso Second Hand Guitars (uno dei più importanti eventi del settore, quest'anno alla sua 40° edizione) e salirà sul palco prima di grandi chitarristi come Cesareo (Elio e le Storie Tese), Giacomo Castellano (Raf, Irene Grandi, Vasco Rossi, Elisa), Gianluca Ferro, Federico Poggipollini & Band (Ligabue), Bernie Marsden (Whitesnake).
Maraspin ha iniziato da piccolo con il pianoforte per poi passare al violoncello e alla fine «capire che la chitarra elettrica è la cosa (per me) più esaltante sulla faccia della terra!» dice. «Conosciuto Gianni Rojatti, (attuale direttore della sezione didattica di Accordo.it e chitarrista della band Dolcetti) ho iniziato ad andare da lui a lezione e mi sono definitivamente innamorato della chitarra elettrica. Un po' di anni dopo sono andato a lezione dal grandissimo Andrea Massaria per crearmi un'infarinatura di musica jazz: è stato illuminante. Mi sono diplomato all'accademia Lizard di Firenze in chitarra elettrica con il massimo dei voti, quasi contemporaneamente sono stato assunto a Monfalcone al CAM Arte&Musica come insegnante di chitarra elettrica. Ho iniziato a capire che forse sarei riuscito a trasformare il mio sogno nel mio lavoro».
Fino ad arrivare a "A Bat's project".
«Ho chiesto a Rojatti cosa ne pensasse di un brano che avevo registrato e lui si è proposto nel ruolo di produttore. Erik Tulissio (batterista dei Dolcetti, direttore della scuola di batteria Dante Agostini di Udine) e Giacomo Castellano hanno accettato di collaborare, uno costruendo e registrando le tracce di batteria e l'altro occupandosi dei mix e del master. Hanno fatto un lavoro incredibile, sono due professionisti di altissimo livello e hanno dato quel tocco in più di cattiveria, qualità del suono e professionalità. Mirco Galliazzo dell'Heart of Steel Records ha accettato di distribuire e pubblicizzare il mio lavoro sotto la sua etichetta. Sono stati mesi impegnativi, niente è stato lasciato al caso. L'ep è basato su dei "riffoni" metal ma è "ingentilito" con importanti sonorità elettroniche che creano degli stacchi molto suggestivi. Una persona si potrebbe aspettare un disco di assoli dal primo secondo fino alla fine, invece è più orientato verso le ritmiche e le sonorità elettroniche».
Il 15 novembre sarai a Milano a un evento speciale…
«Il Second Hand Guitars è una fiera tra le più importanti in Italia dedicata al mondo di chitarristi, bassisti e batteristi. Ci sono molti produttori di chitarre, dalle case più grandi ai singoli liutai, è un'esperienza unica. Solitamente ci andavo pagando il biglietto ed ero elettrizzato solo all'idea di esserci... quest'anno ci vado per presentare il mio ep d'esordio e le ottime Kalcguitars del triestino Aljosa Kalc... Non dormo da mesi ormai per la felicità».
La scena musicale triestina?
«Ho suonato negli Shattered Thougth Patterns e, per un breve periodo, negli Elbow Strike, band capitanata da Chris Bradley, mi piacciono veramente un sacco. Seguo anche Matteo E. Basta, un artista completamente diverso dal mio modo di suonare ma che reputo bravissimo sia sulla chitarra acustica che sulla slide ed è anche un ottimo cantante. I Wooden Legs sono un'ottima band che gira parecchio. Seguo i Rhapsody, adesso c'è Roberto De Micheli, un chitarrista devastante. Mi hanno entusiasmato i Loosebites, ho da poco comprato il loro disco e devo dire che l'ho già consumato. Tra le associazioni merita sicuramente Jambo Gabri, una realtà molto presente in città. E Tetris, un gran bel club e i ragazzi che lo gestiscono sono forti».
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