La filosofia spagnola stretta tra la morsa del franchismo e la vocazione alla libertà

Che la Spagna sia stata risparmiata dalla tragedia della Seconda guerra mondiale, anche se ha dovuto piegarsi alla sciagura della dittatura franchista, può ingenerare il sospetto che sia rimasta...

Che la Spagna sia stata risparmiata dalla tragedia della Seconda guerra mondiale, anche se ha dovuto piegarsi alla sciagura della dittatura franchista, può ingenerare il sospetto che sia rimasta almeno in parte estranea a quel disorientamento della ragione che ha caratterizzato la situazione culturale europea nel primo cinquantennio del XX secolo.

Sospetto infondato. Basta leggere la “Storia della filosofia spagnola del XX secolo” scritta da Armando Savignano, che insegna all’Università di Trieste, e pubblicata da Morcelliana (pagg. 516, euro 35). La filosofia spagnola si è caratterizzata per una peculiare riflessione sui temi della vita, della storia, della religione, offrendo voci tra le più innovative ai confini tra la mistica, la letteratura e la vocazione teoretica. Ciò nonostante ha vissuto un lungo isolamento rispetto alla filosofia europea, soprattutto per effetto delle drammatiche vicende storiche legate alla dittatura franchista, durata fino al 1975.

Il volume offre un panorama completo della storia del pensiero spagnolo, dalla poesia di Antonio Machado agli ultimi cinquant'anni, con attenzione anche al pensiero teologico (Ignacio Ellacuría) e di genere (Rosa Chacel). Spiccano autori del calibro di Miguel de Unamuno, Ortega y Gasset, Xavier Zubiri, María Zambrano, fino a pensatori singolari come Eugenio Trías. Di pari passo all'analisi delle singole personalità, corredata di schede bibliografiche essenziali, si delineano gli elementi distintivi delle principali scuole filosofiche spagnole, con riferimento al contesto storico e sociale che, attraverso l'esperienza dell'esilio di molti suoi protagonisti, si allarga fino a toccare i Paesi latinoamericani, senza tralasciare le complesse identità regione.

Come sottolinea nell'introduzione Fernando Savater «sempre si è soliti dire che la nostra tradizione ispanica ha sofferto per la scarsa filosofia nel senso accademico del termine e che i rappresentanti del pensiero più innovativo siano stati mistici, letterati riflessivi o anche scienziati con preoccupazioni teoretiche. Forse in altre epoche ciò può essere stato un difetto, ma nell'epoca contemporanea costituisce piuttosto un segno di adeguamento alla modernità».

Savignano analizza in questo volume tendenze, figure, movimenti e correnti del complesso mondo culturale e filosofico ispanico.

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