La Grande Guerra dei soldati ebrei sotto gli Asburgo

Martedì alle 17.30, al museo Wagner di via del Monte 7, si inaugura la mostra “Soldati ebrei austro-ungarici sul fronte dell’Isonzo”,

Agli inizi del ’900 pressappoco il quattro per cento dei militari delle forze armate austro-ungariche era di religione ebraica. Durante la Prima guerra mondiale, trecentomila ebrei hanno indossato la divisa dell’imperial regio esercito. In altre parole, anzi, percentuali, significa più del tre per cento degli oltre 9 milioni di uomini mobilitati dalla real casa d’Austria tra il 1914 e il 1918.

La presenza ebraica nelle fila dell’esercito austro-ungarico è un aspetto della Grande Guerra non molto conosciuto, sia per l’esiguità del materiale storico sia per la difficoltà di ricostruire le tracce lasciate dai soldati ebrei esattamente un secolo fa. Oltre a documenti, archivi e fotografie, il filo conduttore per risalire a queste pagine di storia, con un focus specifico sui territori dell’impero asburgico, sono i cimiteri militari le cui lapidi testimoniano la partecipazione di una rilevante fascia delle comunità ebraiche del territorio, che ha indossato la divisa delle forze armate della casata d’Asburgo. Soldati, ufficiali ma anche rabbini militari che offrivano assistenza spirituale alle truppe israelite.

Martedì alle 17.30, al museo Wagner di via del Monte 7, si inaugura la mostra “Soldati ebrei austro-ungarici sul fronte dell’Isonzo”, la rassegna itinerante che approda a Trieste nel centenario dalla fine della Prima guerra mondiale. Allestita originariamente nel 2011 dall’Istituto di storia “Milko Kos” con il Centro studi per la riconciliazione nazionale di Lubiana e il Centro culturale sinagoga di Maribor, la rassegna curata da Renato Podbersic e Petra Svoljcak, dopo Maribor, Lubiana, Vienna, Gorizia, fa ora tappa nella nostra città, dove sarà visitabile fino al 29 marzo (lunedì, mercoledì e venerdì dalle 10 alle 13; martedì dalle 16 alle 19, e giovedì dalle 10 alle 16).

Alla vernice interverranno Tullia Catalan (Dipartimento di Scienze umanistiche), Lorenzo Drascek dell’Associazione Italia-Israele di Gorizia, e Matteo Perissinotto dell’Università di Lubiana. In esposizione oggetti (grazie all’associazione Isonzo), foto d’epoca, leggi dell’impero, diari e carteggi che restituiscono tracce di vita quotidiana lasciate dai soldati ebrei sul fronte dell’Isonzo, insieme alle immagini delle lapidi dei cimiteri di guerra ed ebraici, come quello a Valdirose in Slovenia (vicino alla Casa rossa, a Gorizia). I testi del materiale sono in italiano, sloveno, inglese e ebraico. Il 27 marzo, alle 17.30, sarà presentato il volume “L’apporto degli ebrei all’assistenza sanitaria al fronte della Grande Guerra”. Le scuole possono prenotare visite guidate alla mail museumcarloeverawagner@triestebraica.it.

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