La lezione Zen piace ai creativi
Sabato apre a Padova il terzo tempio in Italia

Lo Zen: una pratica di vita che sta spopolando a Nordest. In un periodo di profonda crisi di speranza e valori, lo Zen permette agli uomini di entrare di nuovo in contatto con la spiritualità profonda. Ma senza costrizioni e restrizioni, senza regole o atteggiamenti morali. Si tratta semplicemente di ritrovare la luce che c'è in noi. E illuminare con essa un nuovo cammino. Così anche il Nordest avrà, dal prossimo sabato, il suo primo Tempio Soto Zen. Si chiama “OraZen” ed è a Padova, in via Beata Eustochio, 2a.
Dopo la positiva esperienza con il monastero Zen Ensoji-Il Cerchio di Milano e quella di Berceto (Parma) con il Tempio Sanboji-Tempio dei Tre gioielli, Padova diventa chiave di volta per intercettare i praticanti del Nordest. Moltissimi anche in Friuli Venezia Giulia. Le città più Zen: Pordenone, Udine e Gorizia. «Ma abbiamo anche un bel gruppetto di persone che viene da Trieste» spiegano Sabrina Koren Montemurro, responsabile del Tempio, e il monaco laico, il designer Andrea Eko Maragno. Perché attorno allo Zen gravitano moltissime personalità illustri, creativi di ogni genere, scrittori e professori universitari, giornalisti e musicisti. Lo Zen non è una vera e propria religione, bensì un pensiero, una metodologia dello spirito, della coscienza e della mente, che può essere adottata da chiunque, in qualunque luogo e tempo.
L'open day che il Tempio “Orazen” a Padova propone sabato prossimo, è aperto a tutti e grauito. Le attività si svolgeranno per l'intera giornata a partire dalle 10 fino alle 18.30. Dai trattamenti Shiatsu al Taiji, dai momenti musicali alla meditazione ZaZen, dalle degustazioni al gesto della calligrafia. In chiusura di giornata l'approfondimento culturale alle 18 del professor Giangiorgio Pasqualotto, docente di Estetica e Filosofia delle Culture alla facoltà di Lettere e filosofia dell'Università di Padova. Momento clou della giornata alle 18.30, la suggestiva cerimonia di inaugurazione del tempio con il maestro Tetsujyo Deguchi, l'abate del tempio Toshoji e il maestro Tetsugen Serra, maestro spirituale del tempio “OraZen” di Padova e fondatore dei monasteri di Milano e Berceto.
L'abate Tetsujyo Deguchi (classe 1950) è un maestro zen giapponese, successore di Ban Tetsuguy Soin. È uno degli ultimi eredi in Giappone del lignaggio del maestro Harada Daiun Sogaku e ha contribuito alla diffusione dello Zen in Italia collaborando fin dalla fondazione alle attività del monastero Il Cerchio. Nel 1983 ha ricevuto la trasmissione del Dharma (le leggi) dal maestro Tetsugyu Soin ed è tuttora abate di uno dei tre monasteri fondati dal maestro Harada. In Italia è il maestro Carlo Tetsugen Serra ad aver ereditato la trasmissione del Dharma, dopo anni trascorsi in Giappone: «Lo Zen è una pratica che porta chiarezza, energia, consapevolezza e serenità – spiega - una via semplice, diretta e concreta che ci riporta alla realtà del qui e ora. Chiunque può superare i condizionamenti e gli attaccamenti dietro cui si nasconde la realtà e immergersi nella vita attimo dopo attimo, per cogliere la verità assoluta e viverla liberamente e creativamente».
Lo zen affascina e attira perchè parla all'uomo del nostro tempo. Si pensi alla modalità del Flashmob Zen (Urbanzen) che i praticanti organizzano in tutta Italia. Il maestro Tetsugen Serra chiede ai partecipanti di portare un quotidiano su cui ci si siede per una meditazione saldamente ancorata al qui e ora, all'immanenza.
La lezione dello zen serve a trovare la felicità grazie a una declinazione contemporanea degli insegnamenti degli antichi maestri. I principi sono molto profondi nella loro assoluta semplicità: dal vivere senza pregiudizi al saper coltivare la pazienza. La consapevolezza del qui e ora porta a una grande empatia con tutta la realtà circostante e aiuta a superare le difficoltà. Le più recenti teorie medico scientifiche testimoniano di come, grazie alla pratica dello zen, si sviluppino intelligenza, creatività e produttività.
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