Le date al centro di èStoria a Gorizia: dal Big Bang alla striscia di Gaza
Dal 23 al 26 maggio a Gorizia Rampini, Travaglio, Romano, Flores, Vanoli e molti stranieri. Tra i temi: la scoperta dell’America, la Rivoluzione Francese, Erodoto, Marco Polo, Einaudi

GORIZIA Marco Travaglio, Sergio Romano e Federico Rampini. Proprio Rampini è il vincitore del premio èStoria: lo riceverà al teatro Verdi, alle 12, nell’ultima giornata della kermesse quando affronterà con Andrea Zannini il tema “La speranza africana”, titolo del suo libro uscito lo scorso settembre (Mondadori, pagg. 348, euro 20). Non è questo l’unico evento che lo avrà per protagonista: sempre domenica 28 maggio al Verdi, alle 17.30, parlerà di “7 ottobre 2023” accanto a Benny Morris e Marco Travaglio, tutti coordinati da Antonio Di Bartolomeo: “Date” è il tema e il titolo di éStoria 2024, e la data, in questo caso, è quella dell’inizio del conflitto armato Israele-Hamas.
Anche per il festival si tratta di una data importante: nel 2024 cade la sua edizione numero venti. E tanti, come sempre, saranno i suoi ospiti: Alessandro Vanoli, Gianni Oliva, Federico Fubini, Mimmo Franzinelli, Antonella Viola, Marcello Flores, Marco Cimmino, Mario Calabresi, Raoul Pupo, Tomaso Montanari, Nicola Gratteri, Valeria Palumbo, Toni Capuozzo, Giuseppe Parlato, Piero Dorfles, Angelo Floramo, Franco Cardini.
Nell’insieme, si andrà dal Big Bang e dall’era dei dinosauri ai giorni nostri. Da giovedì 23 a domenica 26 maggio a èStoria si parlerà dell’evoluzione dell’uomo, dell’anno Mille, del 1492, quando Colombo scoprì l’America, e del 1789, quando scoppiò la Rivoluzione Francese. E, ancora, non mancheranno la prima guerra mondiale né alcuni anniversari importanti, come il 700° della morte di Marco Polo, il 150° di quella di Luigi Einaudi, il centenario basagliano, senza trascurare qualche scelta più particolare, come la scomparsa di Erodoto risalente al 425 a.C.
Proprio allo storico greco l’iniziativa aveva intitolato il tendone più capiente dei Giardini Pubblici goriziani, quando ancora la ospitavano. Ora ai Giardini Pubblici sono ancora in corso i lavori di riqualificazione: l’area limitrofa ospiterà invece la mostra mercato Libringiardino. Altre sono le sedi che vedranno confrontarsi gli ospiti di éStoria: il teatro Verdi, il Trgovski dom, la sala storica dell’Ugg, palazzo De Grazia, la sala Dora Bassi, la mediateca Casiraghi, l’aula magna del polo universitario di Santa Chiara, principale sede cittadina dell’ateneo di Udine. Anche quello di Trieste collabora al festival al pari di numerose altre realtà.
Altri esempi? Stephen Brusatte, Toby Wilkinson, Benny Morris, Guillaume Frantzwa, Fernando Cervantes, Peter Heather, Pierre François Souyri, Jean-Clément Martin, John Man, Hew Strachan, Farian Sabahi. E non è tutto. Perché anche quest’anno non mancherà l’èStoria Film Festival: da lunedì 20 a domenica 26 maggio, al Kinemax di Gorizia, con il premio èStoria Film Festival che giovedì 23, alle 20.30, sarà assegnato a Bianca Stigter, regista olandese e autrice del libro “Atlas of an Occupied City”, da cui il documentario dello scorso anno “Occupied City” diretto e prodotto da suo marito Steve McQueen. —
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