Le Orme partono da Spilimbergo viaggiando “Sulle ali di un sogno”

SPILIMBERGO. A precedere la stagione estiva di Folkest, l’international folk festival friulano che da ormai quarant’anni esplora le musiche e le culture del mondo, è in calendario un’ anticipazione alla 41.a edizione del festival, in programma tra il 20 giugno e il 22 luglio prossimi. Oggi alle 21 il Comune di Spilimbergo e Folkgionale propongono l’anteprima del nuovo tour della band di rock progressivo degli anni Sessanta Le Orme, che proprio dal Teatro Miotto di Spilimbergo parte con questa nuova tournee di presentazione del nuovo album “Sulle ali di un sogno”.
Composto da undici tracce il nuovo disco targato Sony Music – Legacy Recordings uscito ieri, un giorno prima del concerto di debutto a Spilimbergo, è già in preorder in tutti i negozi e negli store digitali. “Sulle ali di un sogno” è un viaggio musicale attraverso alcune canzoni della storica band, rivisitate e arricchite da collaborazioni, tra cui quella con Francesca Michielin (voce in “Gioco di bimba”), l’ex King Crimson David Cross (che suona il violino in ben sei brani) e il tenore finlandese Eero Lasorla. All’interno dell’album, sono presenti anche due tracce inedite: “La danza di primavera” e “Un altro cielo”. Il disco sarà disponibile in cd e su vinile (quest’ultimo in una versione numerata e limitata a 999 pezzi), oltre che in formato digitale sulle principali piattaforme streaming.
Registrato nelle colline venete di Bassano Del Grappa, questo nuovo disco nasce dall’idea di celebrare musicalmente Michi Dei Rossi, batterista storico de Le Orme, che quest’anno festeggia il suo settantesimo compleanno e che ha selezionato le canzoni più rappresentative di una band che in più di cinquant’anni di carriera artistica ha fatto la storia del rock progressive italiano.
«Per questo progetto ho sentito il bisogno di ritornare alle origini» - racconta Michi Dei Rossi - «ad un suono pulito, come si usava una volta, quando tutti gli strumenti si sentivano in modo chiaro e distinto. Siamo ritornati ai suoni di allora, ma con un occhio attento alla tecnologia di oggi».
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