Lodo Guenzi e Nicola Borghesi a Udine smontano il cliché degli “sdraiati”

Stasera il frontman de “Lo stato sociale” e l’attore, ex compagni di studi alla “Nico Pepe” portano in scena “Capitalismo magico” per Blossom-Fioriture



Si ritrovano a Udine. Perché da Udine sono partiti. Lodovico "Lodo" Guenzi (frontman del gruppo musicale Lo stato sociale e giudice a X-Factor) e Nicola Borghesi (che guida la compagnia teatrale Kepler-452 con cui ha rinnovato l'offerta di spettacolo a Bologna) saranno di nuovo assieme per una serata dal vivo che promette di riservare sorprese. Fin dal titolo, ironico e capzioso, "Capitalismo magico".

È la loro proposta, che tra musica e riflessioni ad alta voce, va ad aggiungersi al cartellone "Blossom - Fioriture" ideato dal Css-stabile di innovazione del Fvg. Lo spettacolo va in scena oggi a Udine in piazza Venerio (ore 20, ingresso libero ma su prenotazione, visti i protocolli anti-epidemia).

Guenzi e Borghesi tornano insieme nel capoluogo friulano, dopo averlo lasciato anni fa, concluso l'apprendistato all'Accademia d'arte drammatica "Nico Pepe", una "factory" da cui oramai provengono molti dei nomi di spicco della nuova scena italiana. «Abbiamo provato a portare sul palcoscenico quella catena di messaggi e di stati d'animo che almeno 10 anni ci scambiavamo su Facebook e sul telefonino - racconta Guenzi -. Un anno fa, quando l'abbiamo preparato per la Rai ci sembrava un lavoro improvvisato, d'occasione, che pensavamo di non replicare. Ora, nel dopo epidemia, gli spettacoli sono diventati una specie di sala d'attesa del dentista. Rifacciamolo, ci siamo detti. Proviamo a vedere com'è il mondo là fuori, nella rarefazione».

«Un gioco di complicità e di ascolto reciproci. Lavoriamo in ambienti diversi, lui quello musicale, io quello teatrale - aggiunge Borghesi - ma ancora dai tempi in cui studiavamo assieme ci accomuna uno stesso modo di pensare e di affrontare i problemi».

"Capitalismo magico" è il dialogo di due trentenni, amici da tempo, cui il palco permette di smontare il cliché della generazione "sdraiata", un mito cementato dal libro di Michele Serra. E permette anche di disegnare il perimetro di una vita diversa da quella offerta loro dal neo-capitalismo che domina le società dello spettacolo.

«Ci sembra davvero strano - dicono assieme - che dopo il lockdown, di cui assistiamo ora alla rimozione sfrontata, molti si siano messi all'inseguimento di una normalità, che normale non era. E non potrebbe essere».

"Capitalismo magico" si inserisce nel programma di "Blossom - Fioriture" che propone molti altri eventi nati in risposta alle limitazioni post-covid. Dentro alla chiesa di San Francesco, fino al 26 settembre è attivo il labirinto-installazione nel quale Fabrizio Arcuri ha collocato la radiofonia di "La solitudine nei campi di cotone", riservata a due soli spettatori per volta. Dall’1 agosto prende il via "Lapsus urbano", spettacolo itinerante che fa muovere il pubblico nel centro città, guidato in cuffia e invitato a prese di posizione (fino al 19 settembre). Ancora fino a domani si può infine venir accolti all'aperto dalle morbide "poltroncione" di "Cloudscapes - La forma delle nuvole" ed essere guidati dalla voce di Roberta Colacino alla lettura del cielo. —



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