“L’orgoglio alieno” va in bici studenti registi con Ciaklab sullo schermo in piazza Verdi

Dopo "l'armata degli scarti viventi" in libera uscita per le vie di Trieste l'ingegno creativo del regista Francesco Filippi torna protagonista a ShorTs con un nuovo laboratorio. Se gli scarti animati in stop motion due anni fa erano immaginazione a briglia sciolta, così buffi e irresistibili, per educare i più giovani a un riciclo intelligente, "Orgoglio alieno", che verrà proiettato stasera come evento speciale alle 21.30 in piazza Verdi, è un’opera sulla mobilità sostenibile a Trieste, risultato di un appassionato lavoro tenutosi nei mesi di maggio e giugno. Ciaklab, questo il nome del laboratorio, ha infatti riunito per due weekend un gruppo di 17 ragazzi dagli 11 ai 13 anni: al timone, Francesco Filippi, bolognese regista di cartoon con all'attivo videoclip animati per lo Zecchino d'oro, supervisione alla sceneggiatura della serie tv "Winx Club 2" e qualcosa come 500 selezioni a festival e 180 premi.
«Abbiamo iniziato con un bel dibattito, molto sentito e partecipato, sull'ambiente – racconta - e i ragazzi hanno sfornato tante idee su come vorrebbero la città di Trieste. Alcune molto fantasiose, con fantascientifici tunnel sotterranei che si spostano. Richiamati su mezzi più normali si è parlato molto di bici, e su come ovviare, con buona volontà e ingegno, ai disagi nell'usarla. È venuto fuori, soprattutto, come spesso ci si senta alieni a pedalare in mezzo a un mondo di auto, ma anche su come occorra darsi da fare per cambiare le cose».
Dopo votazioni su come costruire il plot, la storia ha iniziato a delinearsi: «Protagonista una ragazza che va in bici che, in difficoltà, derisa, bollata come cretina da una passeggera di un’auto, decide di rinunciare al mezzo, che finirà abbandonato e mezzo distrutto. Ma la bici verrà salvata da una giovane con la faccia verde: e un giorno, vecchia e nuova proprietaria s'incontreranno sul molo Audace. Non ti senti cretina? chiederà la prima. Se tutti andassero in bici con la faccia verde me lo chiederesti? obietterà l'altra. Così, la convincerà a inforcare nuovamente il ciclo, e l'orgoglio "alieno" inizierà a diffondersi gradualmente anche tra gli amici».
Dalla scrittura alle riprese alla recitazione, i ragazzi hanno messo in piedi una vera e propria troupe, sperimentando in prima persona le fasi di realizzazione di un corto vivendo sulla propria pelle l'atmosfera di un vero set. «Riprese intense - continua il regista - essendo il corto lungo e articolato, e ragazzi impegnati a curare movimenti di macchina e audio. Fatto interessante è che più ragazzi si sono rifiutati di girare con la faccia verde, temendo di finire sui social sbeffeggiati dagli amici: è una cosa che abbiamo inserito nella sceneggiatura, essendo molto attuale il tema della vergogna, la paura di derisione e il bullismo, che vanno quindi dentro e fuori la storia». Protagonisti «entusiasti» anche se con qualche segno di stanchezza alla fine delle riprese: dopo il montaggio di Filippi "Orgoglio alieno" è quindi pronto per essere visto per la prima volta, stasera, anche dai suoi stessi realizzatori.
Una giornata dedicata ai giovanissimi, quella di oggi: questo pomeriggio partirà anche Shorter Kids’n Teens, la sezione dedicata ai "teens" dagli 11 ai 15 anni, alle 17 al Miela: si voterà nello spirito della selezione che stimola a suscitare, come sottolineato dalla curatrice Raffaella Canci - «un confronto e opinioni più articolate di un semplice bello o brutto».
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