L’Orso Blu di Nicoletta Costa alle prese con la mascherina

Un nuovo volumetto si aggiunge alla fortunata serie creata dall’illustratrice triestina che ha per protagonista un pupazzo un po’ capriccioso



Che cos’è quella specie di fazzoletto che il piccolo Tom e la sua mamma indossano sul viso prima di uscire da casa? Orso Blu è perplesso: per la strada tutti gli adulti, uomini e donne, si sono accuratamente coperti bocca e naso. Il motivo gli viene presto spiegato da Tom: è arrivato un mostricciattolo invisibile che si chiama virus e bisogna proteggersi da questa minaccia perché se il virus entra nel corpo umano può far ammalare.

C’è la stretta attualità di questo 2020 che volge al termine al centro della nuova avventura disegnata e creata da Nicoletta Costa che arriva adesso in libreria: “Orso Blu chiede perché si mette la mascherina?” (Mondadori, pp. 12, euro 7,90). Il nuovo librino dell’illustratrice triestina si aggiunge alla serie che vede protagonisti l’orsacchiotto curioso e il bambino Tom e racconta in maniera diretta e avvincente ai lettori più piccoli la realtà che stiamo vivendo in questi tempi e i rischi di comportamenti che non rispettano le regole sociali imposte dalla pandemia.

Arrivati nel parco, Tom spiega a Orso Blu che si può giocare con gli amichetti ma è meglio non stare troppo vicini perché al virus piace passare da una persona all’altra. Poi, al ritorno a casa, il bambino invita l’orsetto a lavarsi per bene le zampe: è importante tenere le mani sempre pulite perché sono l’acqua e il sapone a cacciare via il virus. E solo così “Tutto questo passerà.”

Orso Blu ha visto la luce qualche mese fa con quattro storie che hanno già raccolto il favore dei bambini. Nei libretti l’orsacchiotto è, di volta in volta, alle prese con le prime cose da fare da solo, come mettersi i vestitini, anche se all'inizio non ce la fa, poi non vuole condividere con gli altri i suoi giocattoli né l'attenzione di Tom, poi si rifiuta di andare a letto quando è l'ora della nanna, e infine non ha voglia di assaggiare ciò che ha nel piatto. Il ruolo di Tom è quello di convincerlo a fare il bravo e ad ubbidire.

La trovata di Nicoletta Costa coglie nel segno: le storie sono incentrate sui capricci che di solito caratterizzano la vita dei bambini ma in questo caso il colpevole di quelle leggerezze che fanno infuriare i genitori è un pupazzo di peluche, il miglior amico del piccolo protagonista. Così è il bambino a redarguire e a guidare l’orsacchiotto e si crea una giusta identificazione, costruttiva e ironica, con chi legge.

Vincenti anche i disegni pieni di fantasia e di inventiva dell’autrice triestina che continua a ribadire il suo messaggio: c’è bisogno di leggere e di sfogliare un libro fin da piccoli, tanto più in un momento in cui molte certezze sembrano essere svanite dalla nostra vita. E guidati dalla simpatia di Orso Blu diventa avvincente anche sconfiggere il pericoloso virus invisibile. —

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