Ma queste sono domande barbariche “da matti”

Stasera torna su La7 il programma di Daria Bignardi aiutata da pazienti psichiatrici

ROMA. Interviste barbariche e, quest'anno, anche "da matti". Daria Bignardi torna a condurre su La7 il programma in cui domanda dopo domanda, con uno stile diretto, dà spazio a storie e temi di attualità mettendo sotto i riflettori persone note del mondo della politica, della musica, del cinema e della cultura, ma anche persone comuni. Le invasioni barbariche ripartono questa sera, in diretta, dalle 21.15 per tre ore, per dodici puntate. «Il format non è cambiato», anticipa la conduttrice. Ma qualche novità c'è.

Cosa cambia rispetto all'anno scorso?

«In questa stagione collaboreremo con la 'redazione' di RadioShock, formata da un gruppo di pazienti psichiatrici del Centro di Salute Mentale di Piacenza. Fanno un programma radiofonico, nato come progetto riabilitativo nel 2006. Dunque quasi coetaneo alle Invasioni barbariche, cominciate nel 2005. E come nella trasmissione, basato su 'domande barbariche'».

Che parte avranno nella trasmissione?

«In collegamento da Piacenza, interverranno con delle domande in una delle interviste della puntata. Non ho idea di cosa succederà in diretta, ma nelle riunioni preparatorie abbiamo riso molto. Ricordo ad esempio una delle loro domande: "Cosa pensa delle fughe dei cervelli? Il nostro è scappato da tempo". Sono molto autoironici. D'altra parte le interviste e il lavoro di gruppo che stanno facendo con RadioShock nascono come terapia. Il dottor Emanuele Guagnini, che li segue, spiega che una cosa positiva di questa esperienza sono proprio le risate: è difficile che un malato psichiatrico rida. Le interviste diventano anche un modo attraverso cui si sentono maggiormente integrati nella società».

Chi l'affiancherà in questa edizione? L'anno scorso c'era Geppi Cucciari.

«Sono i redattori di RadioShock la mia spalla di quest'anno: dopo Geppi, i pazienti psichiatrici».

Nella prima puntata ci sarà Matteo Renzi. Che cosa gli chiederà?

«Il punto di partenza saranno i suoi 40 anni, compiuti nel giorno della manifestazione di Parigi dell'11 gennaio. La prima volta che venne in trasmissione da noi era il 2006, era un giovane presidente della Provincia. Sono curiosa di sapere come ha vissuto questo momento e quale bilancio fa del suo primo anno di governo».

Quali sono gli ospiti di stagione in stagione più desiderati, che insegue e non riesce a intervistare?

«Nanni Moretti è un tormentone. E' gentilissimo, richiama personalmente per dire che ringrazia molto dell'invito, per salutare e per far sapere che non verrà. Penso che non ci sarà neanche quest'anno, va bene così, il suo invito rifiutato è diventato quasi un rito annuale».

Cinzia Lucchelli

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