Maria Teresa spiata da Venezia

In ottobre la mostra dedicata alla sovrana
Miramare - pastello 63x75 - Maria Teresa - AA55003
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Trieste città monopolio nella produzione del rosolio, liquore di solide radici sudiste, che dallo scalo dell’estremo nord dell’Adriatico viaggiava per tutta Europa. E poi Trieste capitale nella produzione del Triaca, portentoso farmaco di antichissime origini considerato fra l’altro efficace antidoto contro ogni veleno. Erano queste due curiose e dimenticate caratteristiche del commercio triestino negli anni in cui Maria Teresa d’Austria si avviava a cambiare volto e ruolo della città, tanto da farne trampolino per lo straordinario sviluppo nel corso di tutto l’Ottocento. Due peculiarità che aiutano a capire meglio la vita quotidiana a Trieste così com’era al tempo in cui apprestava a strappare a Venezia il predominio in Adriatico. Proprio Venezia iniziò a spiare la vicina quando capì che gli Asburgo allungavano le mire sul mare condiviso.


E questo - Trieste spiata da Venezia - è uno dei percorsi messi a fuoco dalla mostra “Maria Teresa e Trieste. Storia e culture della città e del suo porto” che aprirà i battenti al Magazzino delle Idee di Corso Cavour 2 e rimarrà aperta fino al 18 febbraio. La mostra, organizzata da Erpac (Ente regionale per il patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia) in collaborazione con il Polo Museale del Friuli Venezia Giulia e l’Università di Trieste, intende ricordare la figura e l’opera di Maria Teresa nel trecentesimo anniversario della sua nascita. «Ma non sarà una mostra storico-documentale tradizionale - spiega Rossella Fabiani, curatrice della rassegna assieme ad Antonio Giusa e Raffaella Sgubin -, ma piuttosto un percorso alla scoperta della vita quotidiana in una città che finalmente usciva da suo guscio arroccato sul colle di San Giusto per affacciarsi al mare e avviarsi al grande sviluppo che sarà». Duecento i pezzi in esposizione, in gran parte stampe e ritratti d’epoca, come il doppio ritratto dei figli di Maria teresa, Giusepe e Lepoldo prestati dal Lichtenstein di Vienna, città dove per altro fino a novembre è allestita una grande mostra storica in quattro sedi diverse dedicata alla sovrana.


«Ma a noi - continua Fabiani - più che l’approccio storico interessava un percorso centrato sulla quotidianità di allora, compreso, certo, lo sviluppo urbanistico». E tra gli approcci di ricerca più originali quello dello storco dell’Università di Trieste Daniele Andreozzi, che ha dedicato vari studi alla Trieste vista da Venezia. Setacciando gli archivi della Serenissima Andreozzi ha studiato rapporti di spie, resoconti di viaggiatori e commercianti, analisi economiche dell’epoca fino a ricostruire un ritratto di Trieste dove non mancano le sorprese. «A Trieste - dice ancora Rossella Fabiani - vengono declinati i riflessi della politica di governo e di riforme di Maria Teresa che si rintracciano in provvedimenti e operazioni capaci di trasformare il piccolo centro, ancora di fondazione medievale e chiuso al limite settentrionale dell’Adriatico, in un porto dagli sviluppi sorprendenti, nuovo sbocco dell’Europa orientale, al servizio di quell’Impero, che l’Imperatrice contribuirà a far uscire dalla tradizione ancora feudale verso la modernità».


Il percorso espositivo ha inizio con una serie di ritratti ed opere provenienti da The Princely Collections, appunto dal Liechtenstein, dal Castello di Miramare, dai Civici musei di Trieste, dal Museo del mare, dalla Biblioteca civica di Trieste, dal Museo commerciale di Trieste e i musei provinciali di Gorizia, opere che illustrano le dinamiche familiari degli Asburgo e gli accordi con le altre dinastie europee. La mostra prosegue attraverso mappe, vedute, dipinti e oggettistica dell’epoca, raccontano gli aspetti della vita quotidiana della borghesia mercantile, del grande emporio e di personaggi internazionali che furono presenti in città, tra cui Casanova e Winckelmann, assieme ad alcuni aspetti istituzionali e produttivi delle Contee di Gorizia e Gradisca.


Ad anticipare l’apertura della mostra sarà una speciale Lectio Magistralis di Philippe Daverio dal titolo Spaghetti versus Kartoffeln. La penisola Teresiana. Trieste- Milano- Modena-Napoli- Firenze e la nascita degli spaghetti in opposizione alle patate, che si terrà giovedì 5 ottobre alle 18 alla Stazione Marittima (per assistere alla Lectio di Daverio è necessario ritirare l'invito gratuito che sarà distribuito a partire dal 28 settembre, presso l'Infopoint di PromoturismFvg in via dell'Orologio).


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