Mercatini a Sauris e a Raveo l’artigianato sposa la cucina

Tradizionali appuntamenti in vista delle feste natalizie con i sapori della Carnia tra “scarpets” e oggetti in legno, si degustano prelibatezze antiche del territorio
Di Cristina Favento

Preludio al 25 dicembre per tradizione, sempre più numerosi sono ormai i mercatini natalizi, anche in regione. Se amate le atmosfere pittoresche, non volete andare troppo lontano e siete a caccia di oggetti semplici, realmente artigianali e distanti dall’omologazione, questo fine settimana potreste trovare ad esempio in Carnia ciò cha fa per voi. Da domani a domenica, l’intera frazione di Sauris di Sopra sarà popolata dalle tradizionali bancarelle, disposte fra rustici stavoli e antiche case in pietra e legno. Si potranno ammirare e acquistare i più tipici oggetti dell’artigianato carnico, realizzati in legno, ferro battuto, paglia, ceramica, lana cotta e feltro. Tra questi, gli ormai immancabili scarpèts, le pantofole in velluto con la suola impunturata, ma anche i consueti addobbi natalizi, sculture e giocattoli in legno, lavori a maglia e tante altre idee regalo. Naturalmente non mancheranno i prodotti della gastronomia locale, come il prosciutto crudo leggermente affumicato per il quale Sauris è conosciuta dai gourmet, la birra locale, le ricotte affumicate, i formaggi di malga, i mieli di montagna e i dolci natalizi. Musiche, piccoli spettacoli di artisti di strada, danze tradizionali, distribuzione di vin brulè e biscotti, contribuiranno a rendere festosa l’atmosfera.

Il resto dell’incanto lo creerà la cornice, ovvero l'incantevole paesino carnico con i suoi splendidi panorami, le peculiari architetture, l'ottima cucina e la genuina ospitalità dei piccoli hotel e dell’albergo diffuso. Gli eventi in programma tra le vette innevate della Carnia non si esauriscono però in questo solo weekend: domenica 14 dicembre, Raveo si trasforma in un borgo autentico d’Italia tutto da gustare. Qui sarà in corso la manifestazione “Sapori di Carnia”, tanto più interessante se siete a caccia di omaggi enogastronomici. Tutto il paese, chiuso al traffico, sarà all’opera per imbandire i tipici prodotti di montagna conservati secondo antiche tradizioni. E mentre i cuochi più esperti penseranno a preparare piatti gustosi dai sapori dimenticati, i piccoli produttori agroalimentari locali saranno intenti a esporre le proprie delizie tra le vie addobbate a festa per l'occasione, con frasche di pino, pannocchie, bacche di bosco e le semplici decorazioni della tradizione montana. Sarà possibile acquistare e degustare marmellate pregiate (come quella di olivello spinoso prodotta proprio a Raveo), mele, sidro e succo di mela, miele, salumi affumicati, formaggi vaccini e caprini, ortaggi, brovada, senza dimenticare i distillati e le grappe. Il percorso gastronomico si preannuncia particolarmente ricco: sin dal mattino sarà proposta la “colazione della nonna” con la possibilità di degustare la “polente e brume” (polentina tenera accompagnata dalla panna scremata dal latte munto la sera precedente), “crostes di polente tal lat” (le croste della polenta ammollate nel latte caldo), “lis frìtulis di cavoce” (frittelle di zucca) e altre prelibatezze. Via via, l’itinerario del gusto si snoda nel paese, lungo diverse tappe dove si potranno assaggiare i piatti tipici della tradizione carnica: dai cjarsòns, i ravioloni con ripieni dolci o salati, agli gnocchi con le prugne o di zucca, dal frico al salame cotto nell’aceto, dal formadi frant alla ricotta affumicata, dalla gubana a grappe e distillati casalinghi. In programma laboratori del gusto e degustazioni guidate.

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