Michela, l’angelo custode di Chiara Ferragni

Un giorno alle Hawaii a curare un servizio fotografico, un altro a New York a seguire le sfilate della fashion week, poi un salto in Messico per la copertina di una rivista, una puntata a Parigi per le passerelle più prestigiose, per rientrare a Los Angeles, dove vive, per altri lavori sempre nella moda. È la vita frenetica ma indiscutibilmente affascinante della triestina Michela Gombacci, 28 anni, coordinatrice per Chiara Ferragni di servizi fotografici, viaggi, produzioni e fashion week a livello internazionale, unica italiana a far parte del team americano della nota blogger.
Pur essendo giovanissima, Michela Gombacci ha già una lunga carriera alle spalle. «Ho lasciato Trieste cinque anni fa, per seguire un corso di studi a New York - ricorda - dove poco dopo ho iniziato a lavorare, prima da Versace, poi per Lacoste e Max Mara. Due anni fa ho deciso di trasferirmi a Los Angeles, dove sono stata assunta da un marchio di cachemire e ho presentato le loro collezioni tra Europa e States. Ho conosciuto Chiara Ferragni attraverso un'amica in comune e quando ho lasciato il brand per il quale ero impegnata, mi ha proposto di lavorare per lei. Ho pensato fosse un'occasione straordinaria e così è stato».
Da quel momento la vita di Michela è radicalmente cambiata, sempre con la valigia in mano. «L'agenda si evolve di continuo, per esempio nell'ultimo periodo siamo state in Messico per la copertina di “Vogue”, a New York per la settimana della moda e per la copertina di “Glamour”, alle Hawaii, e ancora a Milano e Parigi. Cosa adoro di questo lavoro? Tutto. Viaggio in luoghi stupendi, ma soprattutto ho la possibilità di osservare un nuovo punto di vista nel settore della moda».
Tra i ricordi più piacevoli registrati da Michela la settimana della moda nella Grande Mela. «L'ho vissuta con il gruppo di lavoro italiano, persone fantastiche, il team di Chiara Ferragni è composto da ragazzi giovani ed entusiasti». La triestina fa sempre base a Los Angeles, dove abita e dove si occupa di coordinare servizi fotografici e altri appuntamenti
«Credo di essere stata molto fortunata, ma anche coraggiosa, per aver lasciato casa e Trieste a 23 anni».
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