Millstätter See, il grande lago dove c’è la pietra dell’amore

Nel cuore della Carinzia uno dei luoghi più adatti a una villeggiatura romantica fra edifici ottocenteschi e facili percorsi escursionistici e di trekking
Di Stefano Bizzi

Profondo e caldo come l’amore. Con i suoi 141 metri, il Millstätter See è il più profondo lago della Carinzia. Nonostante sia anche il secondo più grande della regione, grazie ad un orientamento favorevole e ad un’orografia che sembra essere stata disegnata da un archistar, gode di un irraggiamento giornaliero superiore alla media e questo permette alle sue acque di raggiungere in estate temperature fino a 26°C rendendolo meta ideale per chi ama passeggiare in montagna, senza rinunciare al nuoto e alle gite in barca. Circondato da rilievi delicati e protetto dai Tauri, è perfetto per le famiglie, ma strizza l’occhio soprattutto alle coppie.

Dagli edifici ottocenteschi in stile liberty incastonati sulle sue sponde, per arrivare al “Sentiero dell’amore” dove si tocca il cielo con un dito, qui il romanticismo si respira ovunque. L’escursione lungo il “Weg der Liebe” si sviluppa su un tratto dell’Alpe-Adria Trail e corre sulle alpi per quasi 6,5 chilometri con un abbordabile dislivello di 277 metri. Il punto di partenza del Sentiero è a quota 1.786. Alla baita Alexanderhütte le coppie appassionate di trekking trovano una parete su cui scrivere con un pennarello la prima risposta ad una serie di domande sull’amore: sette tappe panoramiche e sette panchine a due piazze li accompagneranno fino ai 2.063 metri della meta finale. Ogni panchina custodisce un libro su cui gli innamorati possono raccontarsi imparando, così, a conoscersi meglio. Nessun segreto rimarrà tale e, una volta in fondo, il Granattor li accoglierà portandoli verso il loro futuro.

Il portale ad arco con vista mozzafiato sul lago è uno scrigno al cui interno sono conservate tonnellate di granato. La pietra dal colore rosso scuro è considerata il talismano dell’amore e della passione e viene utilizzata fin dai tempi più antichi per realizzare gioielli tradizionali. Chiamata anche “goccia del sangue di Cristo”, la gemma portafortuna si può trovare facilmente lungo il cammino e, una volta alla meta, può trasformarsi in un vero e proprio pegno d’amore. I meno attenti potranno contare su una seconda chance nell’antica città mineraria di Radenthein dove, al termine della visita al Granatium, si potranno trasformare in minatori per estrarre una pietra di granato dalla roccia con l’aiuto di una piccola piccozza. Se alle passeggiate in montagna si preferiscono le gite sul lago, non si può non noleggiare una barca a remi con cestino da pic-nic e spingersi sulla sponda meridionale per rilassarsi in una zona dove la natura offre angoli di verde ancora incontaminati. Il momento ideale per l’escursione è senza dubbio il mattino presto, quando il vento è quasi assente e i raggi del sole accarezzano le onde ancora morbide della superficie. Chi non si accontenta di una colazione, può optare per un più sostanzioso pasto a lume di candela preparato da un maestro dell’alta cucina. Alcuni alberghi offrono un’esclusiva cena sull’acqua: gli ospiti vengono accompagnati al tramonto su un’elegante piattaforma panoramica galleggiante con un unico tavolo. Il cameriere arriverà in motoscafo per servire le specialità regionali e svanire subito dopo nel nulla. Per coniugare pic-nic e tramonto c’è, invece, il “Balcone delle stelle”: quando gli ultimi raggi del sole si stagliano sul Millstätter See, l’ideale è accomodarsi proprio sullo Sternenbalkon per guardare il lago dall'alto e perdersi nei propri sogni, magari gustando i mirnockaugen, biscotti dolci di pasta lievitata fatti in casa. L’atmosfera da fiaba è assicurata.

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