Morandi: «Sì, su Facebook mi ha attaccato Salvini»

Prende il cellulare, cerca la luce giusta e scatta selfie a raffica con i suoi fan. Gianni Morandi (nella foto KoS Production), come dice qualcuno, «è più giovane di noi giovani d'oggi». La sua...

Prende il cellulare, cerca la luce giusta e scatta selfie a raffica con i suoi fan. Gianni Morandi (nella foto KoS Production), come dice qualcuno, «è più giovane di noi giovani d'oggi». La sua pagina Facebook viene quotidianamente aggiornata con post, ma non tanto sulle novità discografiche o riguardanti le date dei prossimi concerti, ma su se stesso, mentre fa l'orto, mangia la pizza, va a correre. La gente ha bisogno di cose vere, di storie e lui segue il suo popolo.

Morandi è stato il "ragazzo" ospite d'onore a Parole O_Stili. Alla Stazione Marittima di Trieste ha scherzato con il pubblico, ha letto assieme agli organizzatori della due giorni il decalogo della comunicazione e soprattutto ha cantato «C'è un grande prato verde, dove nascono speranze...».

Perché ha deciso di partecipare a questa manifestazione?

«Mi ha chiamato Rosy Russo, l'ideatrice di Parole O_Stili, e mi ha parlato in un modo molto coinvolgente. Avevo letto un articolo che parlava di questo convegno, dove io venivo citato come invitato assieme a Fiorello. Lei mi ha detto che rappresentavo un modo di usare Facebook pacato, e così sono qui».

Perché ha iniziato a usare Facebook?

«Non sapevo nemmeno cosa fosse, l'ho scoperto nel 2012. C'era una nostra presidente del fanclub che un giorno mi fa: "Guarda che io ho una pagina Facebook e metto sempre le tue foto, abbiamo già 5mila like". E allora io le rispondo: "Scusami, ma cos'è Facebook?". Poi ho iniziato a capire che poteva essere un buon contatto con molte persone e così mi sono trovato con due milioni di follower».

Di insulti su Facebook ne riceverà a bizzeffe, ma lei risponde?

«No, assolutamente, anzi... Però ha fatto "l'errore" di andare a fare la spesa di domenica... La cosa più grave è stata quella dei migranti, ha suscitato l'inferno, con Matteo Salvini che faceva i comizi e diceva: "Morandi ha detto che anche noi eravamo dei migranti, noi andavamo a lavorare, questi vengono qui negli alberghi a cinque stelle, perché Morandi non se li prende a casa sua?". E così ho cominciato a stare molto più attento».

È vero che una parte dei post li fa sua moglie Anna?

«Lei scatta il 60 per cento delle foto, alcune le faccio io in autoscatto. Ma uso anche qualche passante, così, a caso».

Da quando ha iniziato a far partecipare sua moglie alla sua pagina Facebook?

«Leggevo sui social che la gente mi chiedeva se giravo con il fotografo. E quindi ho iniziato a scrivere "foto di Anna". I post sulla sua vita quotidiana richiamano molti più like rispetto a quelli su dischi, concerti...perché? Penso che queste ultime siano cose che la gente è abituata a sentire e a vedere, invece è curiosa di sapere se io pelo delle patate, sbuccio piselli, fa effetto, chissà perché... forse perché pensiamo che un personaggio televisivo, che vediamo sempre in smoking, non abbia una vita normale come tutti, quindi secondo me s'identificano».

Quanto usa i social?

«Tutti i giorni, è quasi un lavoro. Il tempo lo dedico molto alle risposte».

Ma lei ha anche un diario personale...

«Scrivo le cose che mi accadono durante il giorno».

(b.mo.)

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