Morto Harold Bloom principe dei critici letterari

NEW YORK. Harold Bloom, considerato uno dei più famosi critici letterari statunitensi e noto al grande pubblico quando nel 1994 pubblicò “The Western Canon” mettendo al centro la superiorità di autori bianchi e maschi come Shakespeare, Chaucer e Kafka, è morto in un ospedale di New Haven a 89 anni. La moglie, Jeanne Bloom, ha detto che ancora giovedì Harold aveva fatto lezione a Yale. I suoi libri - inconsueto per un accademico - erano finiti sulla lista dei bestseller: tra questi «The Book of J» del 1990 in cui, sfidando le convenzioni degli studi biblici, aveva suggerito che il Dio della tradizione giudeo-cristiana era un personaggio letterario inventato da una donna vissuta alla corte di re Salomone che avrebbe scritto i primi cinque libri del Vecchio Testamento. Nato nel Bronx e cresciuto a New York in una famiglia ebrea ortodossa, Bloom aveva imparato l'inglese all'età di sei anni. Aveva scritto più di quaranta libri: venti di critica letteraria, diversi in cui discute di religione e un romanzo. Aveva curato la pubblicazione di centinaia di antologi. E il 5 novembre arriva nelle librerie italiane per Rizzoli “Il demone di Shakespear”.

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